(ANSA) - PERUGIA, 10 LUG - -"Questo corso nasce dalla
constatazione dell'assoluto bisogno di potenziare le attività di
emergenza/urgenza attraverso risorse tecnologiche, ma anche di
medici che operano all'interno degli equipaggi": lo ha detto
l'assessore regionale alla Salute, Coesione sociale e Welfare,
Luca Barberini, alla presentazione del corso di formazione per
il conseguimento dell'idoneità all'esercizio dell'attività
medica di emergenza sanitaria regionale, promosso dalla Regione
Umbria per rafforzare questo tipo di servizio. All'incontro,
oltre all'assessore Barberini, sono intervenuti Walter Orlandi,
direttore regionale Salute, Welfare, Organizzazione e Risorse
umane, Giancarlo Agnelli, direttore della Scuola di
specializzazione in Medicina d'Emergenza-Urgenza dell'Università
degli Studi di Perugia e Francesco Borgognoni, responsabile
della Centrale operativa unica 118 Umbria. Il corso, al quale
hanno aderito 58 medici neolaureati in medicina e chirurgia, ha
preso il via stamani e si articola in 350 ore di insegnamento
finalizzate all'acquisizione di tutte le competenze
professionali necessarie per far fronte alle emergenze del 118 e
dei pronto soccorso.
"I medici al termine del percorso formativo - ha riferito
l'assessore Barberini - potranno essere impiegati nei servizi di
emergenza. Questo iter rappresenta un'opportunità prevista dalla
legge nazionale e dagli accordi collettivi nazionali e abbiamo
scelto di avviarlo perché siamo fortemente convinti di avere
medici professionalmente preparati che, dopo la formazione,
potranno essere inseriti nell'emergenza-urgenza. Un settore
della sanità questo, per il quale la Regione ha investito anche
in tecnologiche, quindi ambulanze e mezzi di elisoccorso e per
potenziare tutta la centrale operativa che abbiamo con il 118 a
cabina di regia regionale".
"Il corso - ha concluso l'assessore - ha tra gli obiettivi
l'apprendimento di come gestire le situazioni più complesse
anche integrandosi con la rete regionale, nonché di saper
valutare con tempestività le situazioni di criticità. Si tratta
di medici in prima linea che devono decidere in pochi secondi,
per cui aumentare le competenze di questi professionisti è
fondamentale. La Giunta regionale ha promosso questo percorso
formativo proprio per assicurare una presenza adeguata di
operatori specializzati in un ambito particolare della sanità,
in cui il numero dei medici specialisti non è sufficiente a
coprire il fabbisogno delle Aziende sanitarie locali".
Il direttore regionale Walter Orlandi, dopo aver messo in
evidenza che "la chiusura degli accessi alla facoltà di medicina
comporta il rischio di dover importare a breve medici da altre
nazionalità", ha sottolineato come sia "importante nel caso
dell'emergenza e urgenza, potenziare la cultura e la
preparazione dei medici, degli infermieri e di tutti gli
operatori che operano in questo ambito, visto che devono avere
spirito e passione e altissima professionalità per intervenire
in situazioni critiche. In questo contesto - ha aggiunto -
l'Umbria ha avviato un percorso per fare un salto di qualità e
rafforzare un servizio fondamentale, assicurando omogeneità e
capillarità su tutto il territorio regionale, mantenendo gli
attuali standard elevati di assistenza".
Dal punto di vista pratico il professor Agnelli e il dottor
Borgognoni hanno spiegato, all'avvio della lezione, gli
obiettivi formativi che dovranno essere conseguiti. Tra questi:
come saper assistere nell'immediato un paziente, saper fare
diagnosi e trattamento, conoscere le tecniche di estrazione e di
immobilizzazione di un paziente traumatizzato, avere nozioni e
manualità di piccola chirurgia riferita in particolar modo al
corretto trattamento della traumatologia "minore" come ferite,
ustioni, contusioni, lussazioni, fratture, conoscere le
implicazioni medico legali nell'attività dell'emergenza
(responsabilità nei diversi momenti operativi), avere nozioni
riguardo ai problemi di pianificazione delle urgenze/emergenza
in caso di macro e maxi-emergenza, sapere utilizzare la
tecnologia connessa con l'emergenza territoriale (sistemi di
comunicazione, sistemi informatici, apparecchiature
elettroniche), essere a conoscenza dell'organizzazione dei
servizi comunque coinvolti nell'emergenza territoriale.
L'attestato di idoneità all'esercizio di attività di emergenza
sanitaria territoriale verrà rilasciato al termine del corso,
dopo il superamento di alcune prove d'esame. (ANSA).