(ANSA) - PERUGIA, 12 GEN - E' comparsa davanti alla Corte
d'assise di Perugia, restando comunque sempre in silenzio,
Katalina Erzsebet Bradacs, ungherese di 44 anni, accusata
dell'omicidio volontario, aggravato dalla premeditazione, del
figlio Alex, nell'ottobre del 2021 a Pò Bandino di Città della
Pieve. Nei confronti della donna è infatti cominciato il
processo con, come prassi, l'udienza filtro.
La Corte ha ammesso le fonti di prova e le testimonianze
chieste dalla Procura di Perugia e dal difensore di Bradacs,
l'avvocato Enrico Renzoni.
Il legale ha anche anticipato la richiesta di una nuova
perizia sulla sua assistita relativa alla capacità di intendere
e di volere al momento dell'omicidio. Questione già oggetto di
incidente probatorio durante le indagini preliminari e dal quale
è scaturita la seminfermità di Bradacs dopo l'esame dei periti
nominati dal giudice.
La donna è attualmente detenuta nel carcere di Perugia.
Secondo la ricostruzione accusatoria uccise il figlio con
diverse coltellate, adagiandone poi il corpo sul nastro
trasportatore della cassa di un supermercato. (ANSA).
In aula donna accusata omicidio figlio a Città della Pieve
Cominciato processo a Perugia, ammesse prove e testimoni
