(ANSA) - PERUGIA, 13 MAR - "Ancora una volta, la nostra
regione si conferma tra quelle con la copertura più ampia e tra
le poche in Italia che superano il tetto del 95 per cento
proprio per il morbillo" che la colloca al terzo posto fra le
regioni italiane per bassa incidenza. Lo ha sottolineato
l'assessore regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al
Welfare, Luca Barberini, facendo il punto sulle vaccinazioni
infantili in Umbria.
"Per i bambini nati dal 2012 al 2016 - ha spiegato - le
coperture vaccinali per Esavalente (polio, difterite, tetano,
pertosse, epatite b, emofilo) e Trivalente (morbillo, parotite e
rosolia) sono tutte sopra la soglia di sicurezza, raccomandata
dall'Organizzazione mondiale della sanità".
"In particolare - ha continuato Barberini, in un comunicato
della Regione - al 31 dicembre 2018, per i nati nel 2012 la
copertura per il Trivalente era al 96,7% e per l'Esavalente al
97,1%. Per la coorte 2013, nel primo caso al 95,5 % e nel
secondo al 96%. Per i bambini nati nel 2014, il Trivalente al
96,4% e l'Esavalente al 96,8%. Per quelli del 2015 copertura al
96,4% nel primo caso e al 97,3% nel secondo. Per i nati nel 2016
il dato è in continua evoluzione, poiché l'iter vaccinale
avviato nel 2018 sta proseguendo in queste settimane: al 31
dicembre scorso per l'Esavalente la copertura era 95,6% mentre
per il Trivalente al 94,6%, ma riteniamo di aver raggiunto e
superato il 95% proprio in questi giorni".
"Queste percentuali - ha concluso l'assessore - dimostrano
che l'estensione dell'obbligo vaccinale e l'opera di
sensibilizzazione promossa hanno funzionato. I buoni risultati
raggiunti sono frutto di un lavoro congiunto, che ha visto
Regione, Usl, operatori dei centri vaccinali e pediatri uniti
nella diffusione della cultura dei vaccini. Continua l'impegno
dell'assessorato alla Sanità nella promozione delle vaccinazioni
infantili, ritenute essenziali per la tutela della salute
pubblica e per evitare il ritorno di malattie pericolose
debellate in passato. I vaccini sono sicuri, efficaci, utili,
rappresentano un'opportunità di salute per tutti e un atto di
responsabilità verso i nostri figli".
Rispetto al numero degli inadempienti, Barberini fa sapere
che "in Umbria, per i nati dal 2012 al 2016, sono in media circa
un migliaio, ma va evidenziato che di questa categoria fanno
parte i bambini che, per motivi di salute, non possono essere
vaccinati, sono già immunizzati, non reperibili o trasferiti e
solo in maniera residuale, e cioè circa il 15 per cento, quelli
i cui genitori rifiutano l'iter vaccinale obbligatorio". (ANSA).