(ANSA) - PERUGIA, 23 FEB - La necessità di una programmazione
"a lungo respiro" in merito alle "fondamentali" politiche
energetiche, "che vedono comunque una situazione generale in
miglioramento", è stata sottolineata in un incontro tra i
vertici della Regione Umbria, quelli di Acciai speciali Terni e
i sindacati. Incontro che si è svolto a Perugia.
Tra i temi affrontati quello della necessità di politiche in
materia di energia "in grado di non condizionare la futura
produzione", è stato sottolineato.
A Palazzo Donini la presidente della Regione Umbria, Donatella
Tesei, l'assessore allo Sviluppo economico, Michele Fioroni, il
sindaco di Terni, Leonardo Latini, e il presidente Ast Arvedi,
Giovanni Arvedi hanno incontrato le rappresentanze sindacali.
Appuntamento nel quale la Regione - si legge in un suo
comunicato - ha fatto il punto della situazione, anche
attraverso una "puntuale" cronistoria, in merito all'Accordo di
programma, tappa ritenuta fondamentale per la concretizzazione
del Piano industriale già varato dalla proprietà e che prevede
un investimento complessivo di un miliardo di euro.
La proprietà, raccogliendo l'invito dei sindacati,
successivamente incontrerà, nella sede dell'Ast, le parti
sociali per un confronto e per esporre il Piano stesso in
maniera dettagliata.
Oggi è stata ribadita la grande attenzione della Regione ai
temi ambientali e di innovazione. "L'Umbria - ha sottolineato
Tesei - punta molto sulla sostenibilità di cui è portabandiera e
modello in Italia. Per questo, ritengo che lo sviluppo
industriale di Ast e l'aspetto ambientale, da recuperare
rispetto al passato, devono andare di pari passo. Ho chiesto
all'azienda, trovando disponibilità in tal senso, uno sforzo di
investimento ed attenzione".
Anche le politiche energetiche - è stato quindi ricordato -
fanno parte dell'Accordo di programma di cui si è ripercorso
l'iter fin qui intrapreso, che vede come tappe fondamentali fine
luglio 2022 quando presso il Ministero per l'Ambiente e la
Sostenibilità Energetica si è tenuto un incontro tra l'Azienda,
il Mase, il Ministero per le Imprese e il made in Italy,
Invitalia, Regione Umbria e Comune di Terni per discutere delle
modalità di sostegno della proposta di investimento per un piano
di riconversione e messa in sicurezza del sito e degli impianti
Ast, con quantificati investimenti dell'azienda di circa 960
milioni di euro. In quella sede è stata confermata la necessità
di "tempi rapidi, strumenti adeguati e risorse certe" in merito
alle esigenze dell'azienda con particolare riferimento al Pnrr
(idrogeno) e investimenti a finalità ambientali.
A quell'incontro ne è succeduto un altro ad inizio ottobre
2022, ponendo temi tecnici, amministrativi e procedurali, "molto
precisi", e suggerendone anche soluzione. Il Ministero,
successivamente è stato "estremamente rassicurante" - si legge
ancora nella nota della Regione - sia sul procedimento, che
sulla disponibilità di strumenti agevolativi.
Lo scorso 19 gennaio si è tenuta un'ulteriore riunione presso
il Ministero dell'Ambiente, alla presenza di tutti i soggetti
coinvolti per esaminare lo stato dell'arte rispetto
all'avanzamento delle attività. Sono state così confermate le
strette interlocuzioni in corso tra i Ministeri e l'azienda,
rispetto alla strumentazione agevolativa da mettere in campo, ed
è stato indicato come orizzonte temporale per la conclusione
delle attività di competenza dei Ministeri, lato tecnico, la
fine del mese di febbraio 2023.
Nel frattempo sta intervenendo il nuovo Temporary framework
europeo, nato per rispondere alla crisi economica indotta dal
conflitto in Ucraina, che potrebbe consentire maglie più ampie
per le regole degli accordi di programma, e sulla base del quale
sarà portato verso conclusione l'Accordo Ast. Che, con il
conseguente avvio del Piano industriale, "apporterà un notevole
beneficio per Ast - conclude il comunicato - e all'intero
territorio regionale, con ricadute in termini economici anche
per l'indotto, facendo delle Acciaierie ternane un punto di
riferimento europeo". (ANSA).
Sollecitate politiche energetiche di lungo respiro per l'Ast
In incontro tra Regione Umbria, azienda e sindacati
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