"Siamo in presenza
di una scoperta che dà un grande valore aggiunto al nostro
territorio già ricco di reperti archeologici": a dirlo all'ANSA
è Daniele Longaroni, sindaco di Castel Viscardo, dove è venuta
alla luce la mansio romana.
"Gli scavi di Coriglia - ricorda il sindaco con l'ANSA -
vanno avanti da ben 17 anni, ma già nella metà degli anni
Novanta erano affiorati i primi reperti. Fino a un paio di anni
fa si pensava che i resti appartenessero a una villa romana poi
le ultime campagne di scavo hanno riportato alla luce nuove
porzioni di muratura che hanno dirottato l'interpretazione del
sito archeologico verso quella che era una stazione di sosta. Il
nostro obiettivo è quello di dare continuità agli scavi e quindi
continuare l'indagine su un'area che sta assumendo una grande
importanza storica. La mansio romana si va ad aggiungere alla
necropoli etrusca delle Caldane e insieme costituiscono un polo
archeologico di grande valore per il nostro comune e per tutto
il territorio orvietano".
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