(ANSA) - PERUGIA, 17 FEB - "Il divieto delle auto diesel e
benzina rischia di essere un atto discriminatorio nei confronti
delle persone con disabilità e degli anziani. Imporre solo auto
elettriche non crea un mercato inclusivo che deve proporre beni
usufruibili da chiunque": ad affermarlo Paola Fioroni,
presidente dell'Osservatorio regionale sulla condizione delle
persone con disabilità.
"Il via libera dell'Europarlamento allo stop delle auto
diesel e benzina dal 2035 mette a rischio migliaia di aziende e
milioni di lavoratori italiani coinvolti nella filiera
dell'auto, ma rischia anche di aumentare la discriminazione per
il diritto alla mobilità delle persone vulnerabili e con
disabilità. Solo in Umbria - spiega Paola Fioroni in un
comunicato della Regione - il settore dell'industria, tra
produzione e indotto, conta oltre 9.000 occupati che potrebbero
rischiare il posto di lavoro se l'auspicata transizione
energetica del settore automobilistico non sarà in grado di
garantire la riconversione del nostro sistema industriale
depauperando un know-how nel settore automotive che oggi ci
invidia tutto il mondo".
"Fermo restando l'impatto economico ed occupazionale della
strategia politico industriale che ha assunto l'Europarlamento,
occorre interrogarsi se il mondo dell'auto elettrica sia
effettivamente pronto per accogliere le esigenze dei guidatori
disabili e delle persone anziane. Quello che sembra essere il
futuro dell'automobile - sottolinea la Presidente Fioroni - deve
essere necessariamente un mondo futuro di inclusione e
sostenibilità. Oggi il divario di prezzo significativo che
esiste tra i veicoli a motore termico e gli elettrici è già un
elemento fortemente discriminante per le persone vulnerabili,
nonostante i contributi già esistenti, ed occorre considerare
che un certo tipo di utenza ha bisogno di maggiore spazio a
bordo per i propri presidi, che statisticamente la condizione di
disabilità e anzianità risulta un facilitatore e acceleratore di
povertà e che affrontare l'acquisto e l'adattamento per la guida
in base alle proprie necessità per chi vive in una situazione di
povertà è di per se' una difficoltà spesso inconciliabile con
altre necessità".
"Al maggiore costo d'acquisto occorre poi aggiungere da un
lato che, a causa delle tecnologie di bordo installate dalle
case costruttrici le auto elettriche sono più complesse di
quelle tradizionali da attrezzare con le dotazioni necessarie,
come sistemi di sterzo, frenata e acceleratore elettronici con
joystick che sostituiscono pedali e volante, e dall'altro la
difficile accessibilità delle colonnine di ricarica. Rimuovere
il cavo di ricarica dall'auto e inserire lo spinotto possono
anche sembrare gesti elementari, ma non è così per tutti -
prosegue la Fioroni- è fondamentale, dunque, creare i
presupposti per un mercato che includa tutte le categorie di
utenti perché tutelare l'ambiente deve essere una priorità ma
rendere ancora più precarie le condizioni delle persone fragili
non è sinonimo di sostenibilità. In questo senso occorre infine
valutare la normativa sui contributi per l'acquisto e
l'adattamento dei veicoli per le persone con disabilità e il
modo in cui vengono concepite le misurazioni delle azioni
intraprese, per migliorare le future attività di policy making a
favore delle persone vulnerabili."
"Le persone con disabilità - conclude - hanno il diritto di
tutti i cittadini di partecipare alla transizione energetica con
le stesse opportunità anche di essere risorsa". (ANSA).
Auto: Paola Fioroni, rischio di discriminare i disabili
"Con l'obbligo delle vetture elettriche dal 2035"
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