(ANSA) - PERUGIA, 12 GEN - "Il piano industriale concordato
due anni e mezzo fa fra Regione Umbria e Ater, su cui la Giunta
ha dato direttive chiare ed obiettivi particolarmente sfidanti,
sta producendo risultati di tutto rispetto". Ad affermarlo
l'assessore regionale alle Politiche della casa, Enrico
Melasecche, che evidenzia alcuni dati: "Sono già disponibili ben
211 appartamenti da assegnare con la prossima serie di bandi,
cui si aggiungono i 222 che saranno pronti entro il 2023 ed
altri 158 nei due anni fino al 2025. Il tutto somma a circa 600
appartamenti che verranno assegnati con i bandi in via di
predisposizione da parte dei Comuni, con una buona percentuale
di appartamenti di medie dimensioni, tenuto conto che in passato
sono rimasti inutilizzati vari miniappartamenti".
"Soltanto le gare già predisposte da qualche settimana per
riqualificare gli appartamenti da immettere nella offerta di
edilizia residenziale sociale - prosegue l'assessore - ammontano
a circa 110 milioni di euro, con una riqualificazione del
patrimonio più obsoleto che non ha eguali nella storia della
Regione. Gli investimenti giungeranno complessivamente ad oltre
300 milioni di euro entro il 2026 e andranno ad incrementare il
patrimonio immobiliare in modo assolutamente rilevante, neanche
minimamente confrontabile con i risultati dei decenni
precedenti".
"Abbiamo puntato in alto, molto in alto. Ho sollecitato
personalmente i vertici dell'Ater - spiega l'assessore - e li
ringrazio, unitamente a tutto il personale, a cominciare dal
Servizio regionale Politiche per la casa e a tutti i
professionisti che a vario titolo collaborano al progetto
complessivo per portare a termine questa operazione, decisamente
la più ambiziosa di prospettiva e di crescita nella storia
dell'azienda".
"L'ho dichiarato al momento dell'insediamento della Giunta
regionale come programma di legislatura - ricorda Melasecche -
ed oggi cominciamo ad avere i primi importanti risultati, molti
altri ne seguiranno. Non solo, alla collaborazione con Ater le
cui linee strategiche abbiamo delineato ed affiancato, abbiamo
abbinato - sottolinea - quella con il Sunia e gli altri
sindacati che rappresentano gli inquilini, anche per la
determinazione della scala dei canoni abitativi che la normativa
approvata dalla Giunta precedente, con l'applicazione secca
dell'Isee, stava portando a distorsioni inaccettabili".
"E inoltre - aggiunge - abbiamo chiesto all'Ater, accanto al
massimo recupero degli alloggi non utilizzati da anni, un
monitoraggio preciso del fabbisogno abitativo nei vari Comuni
che, unito ai dati della popolazione ed a quello degli alloggi
già assegnati, ci consentirà di orientare fin dai prossimi mesi
le politiche per la casa in tutti i territori dell'Umbria, in
modo da dare risposte gradualmente più forti proprio dove la
tensione abitativa è maggiore".
"È questa una politica attenta - dichiara - che pone l'Umbria e
la propria Azienda per l'Edilizia residenziale pubblica,
sicuramente ai vertici nazionali, mutatis mutandis, per
dinamismo e prospettive, caratterizzando in questo modo un aiuto
molto concreto a migliaia di famiglie che non sarebbero in grado
di far fronte ad un livello di canoni di mercato decisamente più
onerosi. Abbiamo anche tenuto in debita considerazione il
bilancio dell'Ater che, sul fronte del corrente, con la morosità
incolpevole che sta salendo in modo preoccupante, potrebbe
subire conseguenze non indifferenti, a fronte viceversa di una
patrimonializzazione invidiabile".
Per l'assessore Melasecche è "da non sottovalutare la funzione
svolta dalla Regione con Ater nel campo della urbanistica e
rigenerazione urbana, che vede la Regione intervenire in modo
significativo per recuperare un patrimonio delle periferie
cittadine da troppi anni abbandonato a se stesso. I progetti
Pinqua, il Programma innovativo per la qualità dell'abitare,
cui abbiamo designato Ater quale braccio operativo regionale,
rappresentano esempi virtuosi di questo specifico impegno con
progetti coraggiosi - rimarca - come quelli del Comune di
Perugia a Ponte San Giovanni, o con il progetto "Vivere
l'Umbria" per il recupero di molte stazioni della Fcu in vari
Comuni, periferie ferroviarie abbandonate da anni di una dorsale
ferroviaria che stiamo con grande impegno e fra non poche
difficoltà rilanciando. Rigenerazione urbana - spiega - che vede
anche a Perugia l'intervento sull'Ottagono e a Terni quello al
Quartiere San Lucio come quello all'ospedale, nella palazzina Ex
Milizia, in seguito il progetto fallito delle Cellule staminali.
Tutti recuperi socio-funzionali di assoluto rispetto".
"Il quadro generale delle Politiche della casa non consente di
dormire sugli allori - conclude l'assessore Melasecche - ma di
certo ci fa guardare con soddisfazione al presente e ai prossimi
anni con moderata soddisfazione". (ANSA).
Casa: bandi per circa 600 appartamenti Ater entro il 2025
Melasecche, un risultato record nella storia dell'Umbria
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