(ANSA) - PERUGIA, 24 FEB - "In Umbria non soltanto si è
scarsamente inclini a denunciare illeciti erariali, ma anche
laddove gli esposti vi siano, trattasi per lo più di succinte ed
alquanto generiche segnalazioni anonime o di sedicenti privati
che non consentono l'apertura di fascicoli istruttori". È quanto
ha detto questa mattina la Procuratrice regionale della Corte
dei Conti dell'Umbria, Rosa Francaviglia, in occasione della
cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario 2023 della
Sezione giurisdizionale regionale svoltasi presso l'aula Magna
del dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali
dell'Università degli Studi di Perugia.
"Girarsi dall'altra parte e rimanere indifferenti innanzi a
comportamenti illegali e perniciosi non è mai la miglior opzione
possibile"' ha detto la Procuratrice, auspicando "un'inversione
di tendenza perché la percentuale di apertura delle istruttorie,
la quale nell'anno 2022 si è attestata al 12,84%, costituisce un
indice alquanto significativo, nella migliore delle ipotesi, di
un diffuso atteggiamento di inerzia o di rassegnato silenzio da
parte di coloro che, benché a conoscenza di fatti o situazioni
meritevoli di denuncia, preferiscono soprassedere".
In merito all'attività della Procura regionale della Corte dei
Conti nella relazione della Procuratrice Francaviglia emerge
come nell'anno 2022 l'attività inquirente è stata ulteriormente
intensificata e si è connotata per un incremento alquanto
significativo degli importi azionati in giudizio che si sono più
che triplicati, nonché per un aumento degli atti di citazione in
giudizio e degli inviti a dedurre.
La Procura regionale ha ricevuto 1.331 esposti e segnalazioni,
ivi inclusi 361 decreti di equa riparazione. Complessivamente e'
stata disposta l'apertura di 171 istruttorie e i procedimenti
erariali pendenti al 31 dicembre 2022 risultano essere 458, di
cui circa il 50 per cento attiene a fascicoli già istruiti.
Sempre nel corso del 2022 la Sezione giurisdizionale ha emesso
45 sentenze di condanna per un totale a titolo di sorte capitale
iniziale da risarcire pari a o 13.640.594,63 euro. (ANSA).