(ANSA) - PERUGIA, 02 FEB - Resta in carcere Piero Fabbri, 57
anni, accusato di omicidio volontario con dolo eventuale
nell'indagine dei carabinieri sulla battuta di caccia ad Assisi
nella quale è morto Davide Piampiano, 24 anni. Lo ha deciso il
gip di Perugia che ha così respinto l'istanza di revoca della
misura cautelare avanzata dalla difesa dopo l'interrogatorio di
garanzia.
Il giudice ha infatti ritenuto che siano necessari altri
accertamenti di polizia giudiziaria per stabilire l'esatta
dinamica di quanto successo.
Gli atti del procedimento saranno ora subito trasmessi alla
Procura di Firenze che assumerà la direzione delle indagini. La
madre di Fabbri è infatti giudice onorario e quindi essendo
parte offesa dal reato il codice prevede la competenza della
magistratura toscana.
Nell'interrogatorio di garanzia, Fabbri, difeso dall'avvocato
Luca Maori, ha ammesso di avere sparato un colpo di fucile
pensando di poter colpire un cinghiale Ha però negato di avere
depistato l'indagine. Per l'avvocato Maori, il suo assistito ha
spiegato la versione data dopo la morte del giovane come "bugie"
detto per non avere coraggio di ammettere quanto successo con la
madre" della vittima. "Avrei preferito morire io, la mia vita è
finita" ha detto ancora Fabbri al gip. (ANSA).
Resta in carcere arrestato per omicidio a caccia
Per gip Perugia necessari altri accertamenti, atti a Firenze
