(ANSA) - PERUGIA, 30 GEN - Dopo il suicidio di un detenuto a
Terni, in quello di Perugia un giovane "psichiatrico" ha
"aggredito con pugni due agenti di servizio, mandandoli
all'ospedale". Lo denuncia il Sappe, Sindacato autonomo polizia
penitenziaria.
Per il segretario umbro Fabrizio Bonino si tratta "di un
detenuto sfollato dalla Toscana e mandato nella discarica umbra
dall'ufficio detenuti del Provveditorato". "Sono anni - aggiunge
in una nota - che denunciamo come l'Umbria sia straziata da
questa politica e chiediamo davvero di essere accorpati ad una
altro provveditorato meno patrigno. Ci stanno davvero
affossando. Non è possibile che nessuno paghi. Un collega ha un
trauma cranico e l'altro un occhio nero! Dal Sappe la vicinanza
ai colleghi coinvolti e l'augurio di una pronta guarigione. Le
carceri regionali umbre vivono tutte le criticità e le emergenze
del sistema penitenziario nazionale, in particolar modo la
carenza organica dei diversi comparti, il sovraffollamento
nonché le carenze strutturali di una struttura che non può
essere sottoposta ad ulteriori criticità con l'avventata
assegnazione di soggetti problematici".
Solidarietà anche da Donato Capece, segretario generale del
Sappe, che esprime parole di apprezzamento "per la
professionalità, il coraggio e lo spirito di servizio dimostrati
dai poliziotti penitenziari di Capanne a Perugia". "Tutti i
giorni - sottolinea - i poliziotti penitenziari devono fare i
conti con le criticità e le problematiche che rendono sempre più
difficoltoso lavorare nella prima linea delle sezioni delle
detentive delle carceri, per adulti e minori". (ANSA).