(ANSA) - PERUGIA, 14 GEN - Degli attuali 216 ricoverati
dell'Umbria positivi al Sars-CoV-2, 12 nelle terapie intensive,
il 30-40 per cento non si trova in ospedale a causa del Covid ma
di altre patologie. E' la stima che fatto il commissario
regionale per l'emergenza Massimo D'Angelo nel corso di una
conferenza stampa di aggiornamento sulla pandemia.
"L'Umbria ha già disponibile questa differenziazione. Abbiamo
un quadro della situazione" ha annunciato l'assessore regionale
alla Sanità Luca Coletto. E' quindi "pronta a partire" se e non
appena ci saranno eventuali indicazioni da parte del Ministero
per differenziare i dati sui pazienti ricoverati. "Per ora
quindi - ha spiegato Coletto - continueremo a comunicarli con
l'attuale standard". Secondo l'assessore quella di ricoverati
per o con il Covid sulla quale si sta dibattendo a livello
nazionale "è una differenza sostanziale". "Perché - ha aggiunto
- direi che chi è asintomatico non può essere definito un
malato".
In base all'analisi svolta dal nucleo epidemiologico, nella
regione c'è una tendenza al rallentamento della curva legata al
Covid e un piccolo accenno alla sua stabilizzazione. "Siamo
molto vicini al picco" hanno spiegato gli esperti, annunciando
che l'Rt scende al di sotto di uno, a 0,90.
Riguardo ai dati giornalieri scendono in Umbria nell'ultimo
giorno i ricoverati Covid, 216, dieci in meno, e gli attualmente
positivi al virus, 34.919, 125 in meno, mentre restano stabili i
posti occupati nelle terapie intensive, 12. Registrati altri
otto morti. Sono stati certificati 2.125 nuovi positivi, più 2,8
per cento sulle 24 ore precedenti, e 2.242 guariti. Sono stati
analizzati 3.754 tamponi e 12.348 test antigenici, con un tasso
di positività sul totale del 13,1 per cento (era 12 per cento
giovedì). (ANSA).