(ANSA) - PERUGIA, 29 DIC - Raggiunge il "valore più alto" registrato nel corso di tutta la pandemia da Sars-Cov-2, 1.208 casi, l'incidenza settimanale per 100.000 abitanti in Umbria.
    Dove la curva epidemica, come pure la media mobile a sette giorni, mostra un forte trend in aumento rispetto alle settimane precedenti. Emerge dal report elaborato dal Nucleo epidemiologico della Regione Umbria.
    Secondo lo studio l'Umbria mostra valori superiori rispetto alla media nazionale, con, sempre al 29 dicembre, l'incremento di incidenza giornaliera più elevato fra tutte le regioni.
    Anche l'RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni registra un "forte incremento" attestandosi a 3,94.
    L'andamento regionale dell'incidenza settimanale per classi di età mostra - sempre secondo il report - un aumento per tutte le età e in particolare tassi superiori alla media regionale tra 6 e 44 anni, raggiungendo più di 2.000 casi per 100.000 abitanti nelle classi 14-24 anni.
    Tutti i distretti sanitari presentano incidenza superiore a 200 casi per 100.000 abitanti, che risulta più elevata è in quello del perugino, con 833.
    Sul fronte dei ricoveri, l'assessore regionale alla Sanità Luca Coletto ha intanto rilevato che in Umbria i vaccinati per il Covid "finiscono in ospedale, circa otto volte in meno" rispetto a chi non ha ricevuto alcuna dose. "Per rendere meglio l'idea dell'efficacia della vaccinazione sui ricoveri, vale ricordare che su 88.000 umbri non ancora vaccinati 52 risultano ospedalizzati, mentre sui circa 700.000 vaccinati solo 52 finiscono in ospedale" sottolinea.
    Intanto la regione registra ancora un picco di nuovi positivi al Covid nell'ultimo giorno, 3.171. "Si tratta di un numero decisamente alto, mai registrato che però lascia sperare bene sul fronte della gravità della malattia" ha comunque rilevato Coletto. "Sul versante dell'ospedalizzazione infatti, i numeri sono decisamente confortanti, visto che ad oggi i ricoverati sono 122 di cui otto pazienti in terapia intensiva. Di questi, all'incirca la metà non sono vaccinati" ha aggiunto. (ANSA).