"Non è consentito prendere in giro gli enti locali". Lo ha detto il presidente del Cpel, Franco Manes, durante l'assemblea straordinaria convocata a seguito dell'approvazione del ddl 60 da parte del Consiglio regionale.
Manes ha puntato il dito sulla "applicazione dell'ulteriore emendamento di una forza politica di vincolare sul sociale, la scuola e sull'emergenza sanitaria la cifra che ci era stata concessa, 150 mila euro a Comune".
"Centocinquantamila euro per l'emergenza sanitaria? Cosa faccio, un poliambulatorio in più?", ha detto il sindaco di Hone, Alex Micheletto. "Se il vincolo - ha detto - è stato un ricatto da parte di una forza politica, le altre potranno modificare la legge togliendo quel vincolo, perché così preferisco non avere dei soldi". Prima il 'taglio' del trasferimento da 300 mila a 150 mila euro e poi l'impossibilità di spendere il denaro: "Alla fine la figura la facciamo noi, col cerino in mano rimaniamo noi. Non dobbiamo permettere a 35 consiglieri che per giochi politici mettano a rischio il tessuto produttivo del territorio". "Se un Comune non ha scuola cosa fa, compra 150 mila euro di mascherine?", ha aggiunto Marco Calchera, sindaco di Etroubles.
"E' vero che avremmo fatto questi bilanci senza i famosi 300 mila euro che erano previsti, ma in questa fase in cui l'economia è in difficoltà e questo avrebbe potuto essere un momento di rilancio", ha sottolineato Michel Martinet, sindaco di Gressan. Il sindaco di Roisan, Gabriel Diemoz, si è detto pronto a "picchetti sotto palazzo regionale", perché "dobbiamo fare azioni forti, impattanti, è quello che ci chiede chi è fuori di qua". Dopo le dimissioni del comitato esecutivo del Cpel annunciate nei giorni scorsi, nell'ambito dell'assemblea i sindaci decideranno eventuali altre azioni.