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25 aprile: Bertin, non è possibile non dirsi antifascisti

25 aprile: Bertin, non è possibile non dirsi antifascisti

"Il nazifascismo voleva cancellare l'identità valdostana"

AOSTA, 24 aprile 2024, 19:57

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Con la Liberazione si è messo fine anche al regime mussoliniano che, oltre a rappresentare la peggior pagina dell'esperienza statuale italiana, ha contagiato, con la sua nefasta dottrina, buona parte dell'Europa del tempo, portando alla guerra. La Liberazione ha rappresentato la speranza per la pace nel continente europeo e una prospettiva di collaborazione e progresso tra i popoli. Alla base della nostra autonomia, delle democrazie europee e dell'Europa unita c'è l'antifascismo e, per questo motivo, non è possibile non dirsi antifascisti". Così il presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin, nel suo messaggio per la Festa della Liberazione, che si celebra ogni 25 aprile.
    Bertin "sottolinea il valore simbolico di questa data, in cui si commemora la liberazione dal nazifascismo, vettore di intolleranza, violenza, razzismo e volontà di cancellazione di tutte le identità e culture 'altre', tra cui anche quella valdostana". Infine il presidente del Consiglio Valle esprime "riconoscenza e gratitudine nei confronti di coloro che hanno lottato, anche a costo della vita, per la liberazione dalla dittatura e dal nazifascismo"
   

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