(ANSA) - PERUGIA, 24 FEB - La Terza commissione
dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, presieduta da Eleonora
Pace, si è riunita a palazzo Cesaroni per discutere proposte di
legge e atti di indirizzo.
La proposta di risoluzione della commissione sulla
"situazione delle carceri in Umbria" è stata approvata
all'unanimità e verrà presentata in Aula dalla presidente Pace.
L'atto di indirizzo, frutto di un lungo confronto tra i
commissari, impegna la Giunta regionale - spiega l'ente - a:
"sollecitare l'Amministrazione centrale penitenziaria affinché
provveda ad integrare le dotazioni organiche delle unità di
polizia penitenziaria, del personale amministrativo ed
educativo, anche alla luce del recente incremento dei fondi
statali destinati al potenziamento del personale; attivarsi
presso il governo affinché attui le direttive della Convenzione
di Strasburgo siglata nel 1983 che prevede il trasferimento
senza previo consenso dei detenuti affinché scontino la pena nel
loro Paese di origine; attivarsi presso il governo affinché sia
previsto il trasferimento immediato dei detenuti problematici; a
sollecitare lo stesso governo a istituire nuovamente il
provveditorato dell'amministrazione penitenziaria dell'Umbria,
autonomo da quello della Toscana; a sollecitare il governo
affinché valuti il riconoscimento dell'autonomia decisionale del
comandante della polizia penitenziaria delle strutture
carcerarie negli interventi di tutela della sicurezza dei
detenuti e degli agenti; a sollecitare il governo affinché
fornisca gli strumenti adeguati alla tutela degli agenti e alla
sicurezza dei detenuti".
L'atto di indirizzo prevede inoltre che l'Esecutivo di
palazzo Donini ai attivi per: "ripristinare la presenza del
personale infermieristico e dei medici di guardia previsto dalle
dotazioni organiche e dagli accordi con le Asl umbre, nonché la
collaborazione con i medici specialistici a cui è stato
interrotto il servizio; riqualificare l'offerta sanitaria
psichiatrica in carcere, favorendo un adeguato modello di presa
in carico socio-sanitaria, trasformando l'articolazione di
osservazione specialistica di Spoleto in articolazione
permanente di degenza, affinché gli ospiti possano partecipare
alle ordinarie attività trattamentali e terapeutiche; realizzare
nel più breve tempo possibile una Residenza per l'esecuzione
delle misure di sicurezza nel territorio regionale (Rems),
integrata con l'offerta assistenziale dei Centri di salute
mentale territoriali; definire un piano di prevenzione delle
malattie infettive trasmissibili che consenta
all'Amministrazione penitenziaria di programmare l'adeguamento
degli spazi lavorativi e di convivenza; promuovere l'offerta
formativa e di sostegno all'inserimento lavorativo rivolti alle
persone detenute o che accedono a misure alternative alla
detenzione; potenziare nelle strutture carcerarie la fornitura
dei libri di testo e degli strumenti didattici, anche quelli
informatici consentiti, d'intesa con l'Agenzia per il diritto
allo studio universitario dell'Umbria (Adisu), a beneficio dei
detenuti e del personale della polizia penitenziaria; sostenere
percorsi e progetti di trattamento e reinserimento sociale
orientati all'espressività artistica e culturale, anche
attraverso la promozione di eventi dedicati; sollecitare
l'Amministrazione centrale penitenziaria, attraverso il
ministero della Giustizia, affinché vengano contenute le
carcerazioni negli istituti regionali, già di molto superiori
alla reale capienza; sollecitare l'Amministrazione centrale
penitenziaria al fine di procedere nel più breve tempo possibile
agli adeguamenti infrastrutturali e tecnologici delle strutture
carcerarie".
In merito invece all'atto "Disposizioni relative alla presa
in carico delle persone con disturbi della nutrizione e
dell'alimentazione o del comportamento alimentare", a firma
Fioroni, Nicchi, Carissimi, Pastorelli (Lega), Peppucci (Fi), la
prima firmataria ha spiegato che le osservazioni emerse dalle
audizioni e dal confronto con gli uffici dell'Assemblea sono
state in buona parte recepite, per quanto compatibili con una
legge regionale. Il maxi emendamento predisposto, che andrà a
modificare il Testo unico sulla sanità, è stato approvato a
maggioranza, con l'astensione delle opposizioni. (ANSA).