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Terremoto, Alfano ai vigili del fuoco: 'Siete il nostro fiore all'occhiello'

Ieri l'appello dei sindaci alla Camera: 'Ci sentiamo abbandonati, non lasciateci soli'

"I Vigili del Fuoco sono il fiore all' occhiello del soccorso pubblico italiano e colgo l'occasione per ringraziarli per la tempestività, l'energia, la competenza e la forza che hanno impiegato in occasione del terremoto che ha colpito il centro Italia". Ad affermarlo è il ministro dell'Interno Angelino Alfano, intervenuto nell'Aula del Senato durante l'esame di alcune mozioni sulle forze di polizia. "L'aver salvato oltre 200 persone in occasione del terremoto di agosto è una prova che non ha eguali in Europa o altre parti del mondo".

La terra intanto contina a tremare, sono state circa 30 le scosse di terremoto (di magnitudo non inferiore a 2) registrate dalla mezzanotte tra Marche, Umbria e Lazio, tutte di magnitudo non superiore 3. Non si registrano ulteriori crolli. Ieri nello stesso arco di tempo (da mezzanotte alle 7) le scosse erano state circa 90. In serata, alle 19:56, si è registrata una scossa di magnitudo 3.8 (e non 4 come detto in precedenza, ndr) con epicentro a Castelsantangelo sul Nera (Macerata).

A Norcia, le rovine della Basilica di San Benedetto sono ormai quasi completamente coperte da teli di plastica per per proteggere ciò che resta della chiesa dedicata al patrono d'Europa.  I teli sono stati sistemati sopra a una intelaiatura in legno, struttura che permette di riparare dalle intemperie il materiale crollato e altri oggetti che si dovessero trovare sotto. Fra questi, i vigili del fuoco questa mattina hanno recuperato dalle macerie cinque candelabri del Quattrocento, uno dei quali danneggiato, che saranno ora portati nel deposito per le opere d'arte provenienti dalle zone colpite dal terremoto allestito dal ministero per i Beni culturali a Santo Chiodo di Spoleto.

Ieri alla Camera l'appello alle istituzioni da parte dei sindaci del terremoto, per non essere dimenticati, almeno dopo la prima fase dell'emergenza. L'occasione è stato il secondo incontro istituzionale organizzato insieme all'Anci alla Camera, che ha visto un drappello di oltre 600 primi cittadini - quasi tutti con fascia tricolore - occupare gli scranni di Montecitorio. L'angoscia dei territori l'ha espressa il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, che ha confessato nel suo intervento di percepire un senso di "abbandono". Pronta la replica della presidente della Camera Boldrini: "noi confermiamo il nostro impegno, non vi lasceremo soli e faremo di tutto per tenere viva l'attenzione generale".

D'accordo il titolare del Viminale Angelino Alfano, che ha replicato al sindaco laziale affermando che "le luci dei riflettori del governo non si sono mai spente e non si spegneranno mai". Un concetto ripreso anche dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti: "Non vi abbandoneremo e condivideremo la sfida e l'impegno per il ritorno alla normalità".

La giornata di confronto tra le istituzioni e i municipi ha registrato anche una polemica tutta politica: secondo alcuni parlamentari, ma anche a detta di un importante sindaco di centrodestra, gli interventi sarebbero stati fatti da esponenti del centrosinistra, ad eccezione di Pizzarotti di Parma e del pentastellato di Livorno Filippo Nogarin. "Ho la sensazione che qualcuno ci stia abbandonando, e se fosse così sarebbe grave perché noi non vogliamo essere solo un borgo da cartolina", ha chiarito in Aula il sindaco di Amatrice. "Io la fascia da sindaco la rimetterò soltanto quando avrò la certezza che non sarò abbandonato - ha chiarito - ma sono sicuro che nessuno abbandonerà nessuno perché dimostreremo che non siamo bravi solo in 10 giorni ma in 365".

Sulla stessa lunghezza d'onda Aleandro Petrucci, di Arquata del Tronto, per il quale "c'è una differenza tra 10 giorni e 2 mesi. Comprendiamo che ora l'attenzione è tutta rivolta" ai Comuni colpiti dall'ultimo terremoto ma "ci sentiamo leggermente trascurati". Parole accolte da un applauso dei sindaci, subito riprese dalla presidente Boldrini che ha esortato a dare "certezze nei tempi e nelle procedure". L'Italia, ha aggiunto, "ha di fronte a sé scelte impegnative e di lungo periodo. Al primo posto tra la priorità c'è la messa in sicurezza del territorio. E' questa - ha sottolineato - la vera grande opera pubblica di cui ha bisogno l'Italia".

A rassicurare i sindaci del cratere ha pensato anche il ministro dell'Interno Angelino Alfano: Pirozzi di Amatrice "ha posto un problema di visibilità che viene affrontato e risolto senza dubbio e io lo ringrazio anche per l'elemento di fiducia che ha voluto mettere nelle sue parole". 

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