Difende il sistema bancario italiano il premier Matteo Renzi nel giorno in cui Piazza Affari parte in netto rialzo grazie ai titoli bancari e in particolare Banco Popolare e Bpm. Intanto il presidente dell'Anac Raffaele Cantone fa sapere che il decreto per il rimborso degli obbligazionisti delle quattro banche fallite dovrebbe arrivare entro fine mese.
"Il lavoro procede molto bene - ha detto Cantoe - sono molto soddisfatto. Noi lavoriamo per avere il decreto entro fine mese, poi si vedrà". "Il Mef sta lavorando - spiega Cantone - sulla parte dei criteri dei rimborsi, noi ci concentriamo su come organizzare gli arbitrati e io sono molto contento su come il lavoro sta procedendo".
Intanto il premier parla del sistema bancario italiano durante la firma di un protocollo con Banca Intesa. "In Italia - assicura il premier - abbiamo realtà nel mercato bancario finanziario che sono autentici campioni europei. E mi limito a dire europei, al momento". Il premier a Palazzo Chigi ha aggiunto: "In Italia siamo nelle condizioni di fare storie di successo in tutti i settori anche in quello bancario".
Renzi ha parlato alla presentazione di un protocollo tra il ministero e Banca Intesa alla presenza del ministro Maurizio Martina. "Con i decreti Madia il ministero dell'Agricoltura prenderà il nome di ministero dell'Agroalimentare", ha annunciato il premier. "E' un ministero centrale nello sviluppo e nell'identità del sistema Paese", ha proseguito.
"C'è un sistema del credito in Italia che funziona alla grande, nel senso che ci sono le difficoltà e i problemi che tutti noi conosciamo che abbiamo affrontato, stiamo affrontando e affronteremo, ma abbiamo delle realtà che sono autentici campioni europei". "I dati dell'ad Messina sono impressionanti: da 27 a 40 miliardi di euro per gli investimenti sono tanta roba e ancora ne verrà. E' la storia di Intesa San Paolo che in questi due anni ha fatto un risultato incredibile: valeva 25-26 mld di euro, oggi è ampiamente sopra i 50 mld ed è uno dei principali player europei".
"Se un anno fa - ha detto ancora Renzi - avessimo mollato su riforme, Jobs act, riforme e su Expo oggi l'Italia sarebbe messa peggio. Non abbiamo mollato allora e non molliamo ora che le cose vanno meglio. Ma le cose non vanno bene, vanno meglio e noi del meglio non ci accontentiamo". "Noi siamo a un bivio: se recuperiamo fiducia nel Paese le cose cambiano e l'Italia riparte. Purché l'Italia smetta di piangersi addosso", ha aggiunto.