Ricordare "i tanti soldati valdostani partiti al fronte e per la maggior parte non più tornati": è questo l'obiettivo delle iniziative promosse dal Celva e dagli enti locali, in collaborazione con la Regione, per commemorare il centenario della traslazione del Milite ignoto all'Altare della patria. Le attività si inseriscono in una quadro di celebrazioni nazionali e spaziano dalla realizzazione di documentario di 30 minuti sulla memoria del Milite ignoto in Valle d'Aosta, destinato anche alle scuole, all'apposizione di una targa commemorativa sui monumenti ai caduti nei Comuni valdostani, dalle visite delle scolaresche al Museo dell'alpino di Doues al conferimento della cittadinanza onoraria al Milite ignoto da parte dei Comuni.
"Il Celva ha predisposto una delibera tipo per la cittadinanza onoraria al Milite ignoto, che rappresenta anche i soldati valdostani partiti e per la maggior parte non più tornati", ha detto nella conferenza stampa di presentazione del piano di attività Ronny Borbey, referente politico del progetto e componente del Consiglio di amministrazione del Celva. "Quando i soldati sono partiti al fronte - ha ricordato - la Regione non esisteva, esistevano i Comuni". Inoltre il Celva "ha incaricato un ricercatore, Jean Louis Crestani, al fine di reperire informazioni sulla prima guerra mondiale, edite o inedite, per costruire un sostrato storico". Il documentario, realizzato dallo studio Arsenale, sarà fruibile online anche grazie a un qr cod che sarà posto sulle targhe per ricordare il centenario.
"Mantenere viva la memoria diventa una sfida per nativi digitali, per i nostri figli, e le iniziative presentate vanno in questa direzione", ha aggiunto il presidente della Regione, Erik Lavevaz.