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Tribunale annulla sequestro conti Forte Bard

Emessa ordinanza da giudici Riesame

Accogliendo il ricorso, il tribunale del Riesame di Aosta ha annullato il sequestro preventivo disposto dal gip - fino alla concorrenza di 1,1 milioni di euro - dei conti correnti dell'Associazione Forte di Bard e, in forma residuale, dei beni dell'ex consigliere delegato Gabriele Accornero (difeso dall'avvocato Corrado Bellora), legato a una presunta evasione dell'Iva nel 2015-2016. L'ordinanza è stata firmata dai giudici Giuseppe Colazingari, Marco Tornatore (relatore) e Maurizio D'Abrusco.
    Secondo la procura, l'Associazione, formalmente una no-profit, svolgeva attività commerciali e quindi non rispettava alcune disposizioni dello Statuto, che sono condizione per beneficiare del regime fiscale agevolato. Di conseguenza i circa cinque milioni di fondi ricevuti, anche pubblici (quindi regionali), non erano contributi ma erogazioni corrispettive e quindi un imponibile sottoposto al pagamento dell'Iva. Le difese hanno sostenuto invece che l'Iva non era dovuta in quanto quei fondi erano contribuzioni.

Giudici, nessun reato ipotizzabile - "Non apparendo neppure ipotizzabile in astratto la commissione del reato prospettato dal pubblico ministero, la richiesta di riesame è fondata e il sequestro va annullato". Lo scrive il tribunale di Aosta accogliendo la richiesta di riesame del provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente - fino al raggiungimento della somma di 1 milione 183 mila 814 euro - dei conti corrente dell'Associazione Forte di Bard e di un immobile dell'ex consigliere delegato Gabriele Accornero.
Secondo i giudici Giuseppe Colazingari, Marco Tornatore e Maurizio D'Abrusco "il presupposto per l'applicazione dell'Iva è costituito dalla compresenza di prestazioni corrispettive e, dunque, da un prezzo corrisposto da una parte (la Regione, nel caso in esame) che rappresenti il controvalore effettivo di una prestazione erogata dall'Associazione". Tuttavia "nel caso in esame non è configurabile alcun corrispettivo versato dall'associato Regione a fronte di servizi resi dal Forte di Bard, bensì un contributo a fondo perduto di importo variabile e non predeterminato".
   

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