"La Casino de la Vallée spa presenta uno squilibrio tra il proprio fabbisogno finanziario e le fonti di finanziamento da essere inadempiente, già da gennaio 2018, alle scadenze degli obblighi assunti, sia in termini di rimborsi di capitale sia di pagamento di debiti, di breve e lungo termine. La crisi di liquidità non è temporanea ma ha carattere strutturale". Lo scrivono i membri 'dimissionari' del cda della Casinò de la Vallée spa - Manuela Brusoni, docente dell'Università Bocconi (presidente), il commercialista milanese Maurizio Scazzina, e Sara Puglia Muller, anche lei commercialista di Milano - in una relazione consegnata alla Regione.
"Il piano finanziario - prosegue il documento - rileva che se la società volesse procedere, entro la fine del 2018, al saldo di tutti i debiti scaduti (pagamento dei fornitori, regolarizzazione fiscale e contributiva, paga,mento delle rate scadute dei mutui) necessiterebbe di un fabbisogno finanziario extra gestione di circa 11 milioni di euro".