(ANSA) - AOSTA, 30 MAR - ''Le sentenze si rispettano ma per noi nulla è cambiato''. Lo ha sottolineato Albert Chatrian nella conferenza stampa convocata alla luce della sentenza della Corte di Cassazione che rinvia alla Corte di Appello gli addebiti per finanziamento illecito ai partiti contestati ai consiglieri di Alpe. Con Chatrian Patrizia Morelli, Roberto Louvin e Giuseppe Cerise.
A spiegare la natura delle accuse Patrizia Morelli. ''La Cassazione rinvia alla sentenza in Appello l'addebito per una fattura di 554 euro relativa all'acquisto di materiale (sveglie con il logo di Alpe) propagandistico. Altre sentenza legittimano le spese per la propaganda . Il secondo addebito è riconducibile alla pubblicazione del bilancio del Movimento sul quotidiano Il Manifesto (fattura di 1.936 euro) in ossequio alla trasparenza. Spesa che è stata ritenuta inerente all'attività del gruppo dalla Corte dei Conti. Ci contestano poco più di 2.400 euro su un contributo ai gruppi di 406 mila euro''.
Morelli e Chatrian rivendicano ''di aver agito, in questi anni, in ossequio alla trasparenza, al rigore e all'etica''.
I due consiglieri uscenti incassano la solidarietà del presidente di Alpe Alexis Vallet. ''Il Movimento ha sempre sostenuto i suoi consiglieri in questo lungo viaggio legale perché sapevamo perfettamente che i soldi erano stati spesi per il partito'' ha puntualizzato. (ANSA).