(ANSA) - CAMERINO (MACERATA), 27 FEB - "La sospensione dei mutui decisa dal governo per le 'zone rosse' del Nord Italia interessate dal coronavirus potrebbe rivelarsi, per molti di quei cittadini, un problema ancor più grave del virus. Noi terremotati del Centro Italia ne sappiamo qualcosa". A dirlo all'ANSA è il Comitato "Mutui sulle macerie", rappresentato da Antonella Rossi e Claudia Angeli, di Camerino e che nei mesi successivi al sisma del 2016 hanno dato vita al gruppo di lavoro al quale fanno riferimento circa 500 terremotati dell'intero 'cratere' alle prese con le banche: "Vogliamo sperare che le difficoltà che stiamo incontrando - aggiungono - possano essere un monito e al tempo stesso un aiuto per tutte quelle persone, di Codogno e degli altri centri 'isolati' per il coronavirus, che si trovano in queste ore a decidere se accettare la sospensione o meno dei mutui. Dalla nostra esperienza e per la mancanza di risposte chiare e certe quasi ci verrebbe voglia di dire loro: continuate a pagare le rate malgrado l'emergenza". "Sappiamo però - sottolineano - che in questi casi è difficile farlo e la sospensione è necessaria, ma abbiate l'accortezza di fare accordi chiari, così da non avere sorprese amare quando le banche vi chiederanno di tornare a saldare il vostro debito". Rossi e Angeli ricordano che la "sospensione dei mutui per il sisma era stata gestita dai singoli istituti di credito in maniera discrezionale e autonoma, in quanto il governo non aveva mai regolamentato la materia con una legge univoca e questo - tengono a evidenziare - ha creato diversi tipi di trattamento e oggi molti di noi si trovano nel caos più totale". Per questo concludono, suggerendo ai "confinati" del coronavirus, di "prestare grande attenzione sugli accordi da sottoscrivere, in tale senso l'esperienza che abbiamo maturato in questi anni siamo pronti a mettervela a vostra disposizione".