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Architetti, no a autocertificazione

Manca quadro normativo certo. Disertare incontro con commissario

(ANSA) - MACERATA, 27 GEN - L'Ordine degli architetti della provincia di Macerata dice "no" all'autocertificazione dei tecnici nella ricostruzione privata degli immobili lesionati dal sisma, al punto da annunciare il rifiuto degli incarichi che verranno conferiti ai professionisti. E' quanto è detto in un comunicato diramato dallo stesso Oappc a firma del presidente dell'Ordine, Vittorio Lanciani. "Abbiamo più volte segnalato quali fossero le criticità del testo da approvare che ritenevamo tali da non sortire nessun effetto sulla ricostruzione, ancora una volta senza essere ascoltati - si legge -. Il testo licenziato dal Governo e soprattutto la chiave di lettura proposta al tavolo tecnico nel testo dell'ordinanza che dovrà essere emanata, senza le modifiche proposte, costringerà i tecnici iscritti agli Ordini e Collegi delle professioni tecniche a rinunciare agli incarichi, non redigendo più progetti per la palese incongruità delle norme con gli ordinamenti deontologici delle Professioni". E ancora: "Gli Ordini professionali sono deputati a garantire la collettività del buon operato dei propri iscritti e non possono esercitare il loro ruolo di magistratura in assenza di un quadro normativo certo, praticabile e condiviso". Gli architetti sottolineano anche come si sia "sbandierata come la svolta la 'Semplificazione e accelerazione della ricostruzione privata', ma si riduce solo addossando le responsabilità ai professionisti, con la pubblica amministrazione che rinuncia al suo ruolo istituzionale, intervenendo ad effettuare i controlli dei progetti solo a posteriori ed in corso d'opera, con il rischio di mettere così in difficoltà tecnici, imprese e committenti in caso di contestazione". Altra considerazione viene fatta sull'operato degli Uffici speciali per la ricostruzione che "interpretano ognuno a suo modo le diverse disposizioni, e paradossalmente lo stesso progetto potrebbe ottenere un contributo diverso a seconda dell'ufficio o del tecnico che ne ha curato l'istruttoria". Da qui l'invito ai rappresentanti della Rete delle Professioni Tecniche "a valutare l'ipotesi di non partecipare all'incontro con il commissario straordinario Piero Farabollini previsto per il 30 gennaio, per non avallare in nessun modo qualsiasi ordinanza inerente l'autocertificazione non condivisa e soprattutto prima che le eccezioni non siano preventivamente risolte".(ANSA).
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