(ANSA) - LA SPEZIA, 04 APR - E' l'uomo copertina in casa
Spezia, colui che, con la sua rete allo scadere contro il
Venezia, ha permesso alla squadra di Thiago Motta di fare un
passo decisivo nella lotta salvezza. Ma Emmanuel Gyasi è anche
il calciatore che durante la settimana, tra un allenamento e
l'altro, bussa alla porta dei tifosi per consegnare le uova di
Pasqua che finanziano la sua associazione che crea progetti
solidali in Ghana. "E' stata fondata qualche anno fa, poi la mia
fidanzata Carolina (Rossi, figlia del direttore sportivo del
Sassuolo) ha avuto l'idea di portarla in Italia - spiega
all'ANSA - e abbiamo avuto un riscontro incredibile. Pensavamo
di vendere cento uova, invece siamo finiti a dover chiudere le
prenotazioni a 250, perché sono prodotti artigianali e non ci
sarebbe stato il tempo di prepararne altre". I primi a
partecipare all'iniziativa sono stati i suoi compagni, presenti
e passati, allo Spezia, insieme a dipendenti e dirigenti della
squadra ligure. "Dovrei citarli tutti, ma mi sento di fare i
nomi di Daniele Verde e Riccardo Saponara per la loro
generosità. Ad oggi abbiamo raccolto 15 mila euro. Ad Accra, la
capitale del Ghana, opera mio zio con il quale ci occupiamo di
scegliere i progetti da sostenere. Nel mio Paese ci sono tante
fasce deboli: orfani, disabili, donne maltrattate, abitanti dei
villaggi rurali in cui non c'è acqua potabile o elettricità".
Gyasi, nato in Italia da una famiglia di migranti, è arrivato in
serie A dopo una lunga gavetta calcistica iniziata dalle
giovanili del Torino. Ora sogna la convocazione per il mondiale
in Qatar. (ANSA).
Gyasi, salvo lo Spezia e i bambini poveri del mio Ghana
Il calciatore ha già venduto 250 uova di Pasqua per beneficenza
