Il presidente della Regione
Liguria Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci sono
stati contestati con fischi e urla da un gruppo di manifestanti
durante i saluti istituzionali per le celebrazioni del 79/mo
anniversario dalla Liberazione a Genova in piazza Matteotti.
Diverse migliaia le persone in piazza, solo una parte ha
partecipato alla protesta, che non ha interrotto gli interventi
dal palco. "Vergogna": hanno gridato alcuni manifestanti mentre
le istituzioni locali deponevano le corone al sacrario dei
caduti partigiani sotto il ponte Monumentale.
"È una festa molto partecipata e credo che le polemiche non
possano essere protagoniste, ma al massimo debbano essere lo
sfondo. - commenta Toti - La libertà vuol dire anche la libertà
di poter avere idee diverse e polemizzare, nei limiti del fatto
che qua oggi celebriamo la Resistenza e la Liberazione, che sono
costate la vita a tanti ragazzi provenienti dalle più lontane
nazioni del mondo, che hanno combattuto fianco a fianco con i
nostri partigiani per liberare l'Italia e l'Europa tutta dalla
dittatura nazifascista, che dobbiamo ricordare esattamente per
quella che è stata, questo è il nostro dovere".
A un manifestante che lo rimproverava di non aver usato la
parola 'antifascista' nel suo discorso il sindaco Bucci replica:
"È ovvio che Genova è una città antifascista, che discorso è,
ormai il discorso è molto più avanti, la città ha riempito la
piazza facendo vedere che ha importanti valori di libertà e
democrazia, queste sono le cose che dobbiamo dire oggi, libertà,
democrazia e lavoro per tutti, come indicato in una parte del
discorso di Sergio Cofferati, che ha sottolineato il significato
della libertà, del lavoro e del rispetto per le persone,
certamente chi fa chiasso in piazza non rispetta le persone, è
evidente".
"Vedo con piacere che la cosa diminuisce di anno in anno, mi
ricordo i primi anni da sindaco in cui era molto peggio, un buon
segnale. - aggiunge - Genova oggi ha fatto una bella festa della
Liberazione, una festa di tutti, non di una parte politica. É
ovvio che la vittoria del 25 aprile era contro il regime
fascista e l'occupazione nazista, lo sappiamo tutti,
l'importante è che la memoria non continui a provocare lotte, ma
costruisca i nostri valori di libertà, lavoro e pace". Nella
notte a Genova sono comparse scritte spray con minacce di morte
al sindaco Bucci.
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