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Cassazione: estorsioni al Genoa, carcere per tre ultrà

Ordinanza di custodia del riesame ora è esecutiva

 Devono andare in carcere Massimo Leopizzi, Artur Marashi e Fabrizio Fileni, i tre ultras del Genoa accusati di associazione a delinquere, estorsione e violenza privata nei confronti della societa'. Lo ha deciso la Seconda sezione penale della Cassazione rendendo esecutiva l'ordinanza del Tribunale del riesame del capoluogo ligure emessa lo scorso 20 giugno. Per altri quattro ultrà - Piermarco Pellizzari, Paolo Taccone, Ivano Mucchi e Davide Traverso - è stato confermato l'obbligo di dimora e il divieto di avvicinamento allo stadio di Marassi. La Suprema Corte ha quindi accolto l'impianto della procura secondo la quale il gruppo di tifosi - ognuno dei quali appartiene ad un gruppo diverso di supporter del tifo organizzato - avrebbe estorto al Genoa circa 327mila mila euro dal 2010 al 2017, costringendo con minaccia la società, in persona dell'amministratore delegato Alessandro Zarbano, a versare i soldi attraverso fatturazioni per operazioni inesistenti in favore della' Sicurart' di cui Leopizzi è socio occulto.
    Il gruppo è accusato inoltre di avere aggredito i giocatori e gli allenatori quando non vincevano le partite o non giocavano come volevano loro. La procura aveva chiesto l'arresto per tutti, ma il gip aveva respinto la richiesta e cosi' era stato fatto appello davanti al Riesame.
    Secondo l'accusa, sostenuta dal procuratore aggiunto Francesco Pinto e dal sostituto Francesca Rombola', gli ultrà avrebbero imposto la "pace del tifo" facendosi pagare. (ANSA).
   

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