Parata di stelle al sorteggio, ricordo di Mandela
Dilma, ci inchiniamo alla sua memoria. Poi Pele', Ronaldo e samba
'Tutti insieme sotto lo stesso ritmo': il primo atto ufficiale dei Mondiali di calcio del 2014 e' stato celebrato in mondovisione dalla Costa do Sauipe con una cerimonia a base di calcio, samba, bellezza e passione, gli ingredienti di base che rendono il Brasile uno dei piatti piu' speziati e ricercati della cucina internazionale. Prima della passerella tv che ha raggiunto 180 Pesi in tutto il mondo, la presidente Dilma Rousseff ha chiesto un minuto di raccoglimento in onore di Nelson Mandela, il leader anti-segregazionista scomparso la notte scorsa. 'Ci inchiniamo davanti alla sua memoria', ha detto Dilma. Commovente il video in omaggio all'ex presidente sudafricano, ormai vecchio e malato, seduto su una poltrona che accoglie i grandi del mondo durante i Mondiali del 2010. Con Pele', commosso che gli si avvicina e lo bacia sulla fronte. Fine della parentesi, troppo breve per la caratura di Mandela.
Ma qui comandano i tempi televisivi e allora Dilma comincia ad elencare i successi raggiunti dal gigante latinoamericano, grande 27 volte l'Italia, con un pensiero alle presidenziali in cui si gioca la rielezione, che si svolgeranno solo quattro mesi dopo il triplice fischio della finale del 13 luglio al Maracana'. Bellissimi e un po' ingessati i due presentatori, l'ex modella e attrice Fernanda Lima, in un abito lungo color oro con generosa scollatura, e il suo compagno di vita, l'attore Rodrigo Hilbert, una vaga somiglianza con David Beckham. La passerella prosegue con Ronaldo, l'ex Fenomeno diventato uomo-immagine del Comitato organizzatore presieduto da Jose' Maria Marin, che e' anche il discusso capo della Cbf, la federacalcio brasiliana. Poi e' la volta del vero protagonista del mondiale, il pallone. Ovvero, il 'Brazuca', ultimo nato dell'Adidas, main sponsor della manifestazione.
Siparietto imbarazzante con il Fuleco (crasi di futbol ed ecologia), l'orribile mascotte del Mondiale brasileiro, accompagnato da Marta, la numero uno di calcio femminile al mondo, e Bebeto, che ha mimato forse per la milionesima volta il gesto della culla diventato il suo marchio di fabbrica dal Mondiale del '94. Molto locale la scelta dei cantanti, semisconosciuti al di fuori dei confini nazionali, a parte Vanesa da Mata, che ha inciso duetti con star internazionali. Dopo di lei, si sono alternati sul palco Margareth Menezes e il Gruppo Olodum, che suonano l'Axe, un genere musicale dello stato di Bahia, e il rapper Emicida. Poi fuori tutti e arriva il 'Rei' Pele', che torna indietro di 63 anni con la memoria a quella sconfitta bruciante contro l'Uruguay del 1950, il primo mondiale brasiliano che si trasformo' in uno psicodramma collettivo per la torcida verdeoro. ''Voglio che questo Mondiale sia un trionfo del Brasile perche' non vorrei che altri bambini di oggi soffrano come me nel 1950', ha detto. Fine dello spettacolo, si comincia a fare sul serio: la parola alle palline nelle urne, sperando che siano state tenute lontane dal frigorifero.