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Un anno fa moriva Califano, poeta contro il perbenismo

Un libro, un film, un museo e una strada per ricordare 'il Maestro'

Artista fuori dagli schemi, playboy romantico e mascalzone, autore ironico, disincantato e malinconico, talvolta cinico, individualista e allergico al perbenismo, ma soprattutto cantore e poeta, amato e spesso snobbato, della sua Roma: Franco Califano se ne andava il 30 marzo di un anno fa, nella sua casa ad Acilia.

'La musica è finita', 'Io nun piango', 'Minuetto', 'E la chiamano estate', 'Tac', 'L'ultimo amico va via', 'Un'estate fa', 'Una ragione di più', fino al pezzo-manifesto 'Tutto il resto è noia': che piaccia o no il personaggio del Califfo, di Franco (che gli amici e i fan chiamavano affettuosamente 'il Maestro') restano canzoni immortali. E da oggi anche una strada, una fondazione e un museo che racconteranno di lui a chi non lo ha conosciuto e a chi lo ha incrociato o gli ha voluto bene.

Personaggio controverso, che non ha mai fatto mistero dei suoi vizi e delle sue debolezze, è stato protagonista di una vita da romanzo, tra colpi di scena ed esperienze forti come il carcere, con un primo arresto nel 1970, coinvolto con Walter Chiari (poi assolto) in una vicenda di droga e poi nel 1983, di nuovo accusato di possesso di stupefacenti e in questo caso anche di armi nella vicenda che vide in manette anche Enzo Tortora (assolto con formula piena).

"Neanche un processo con il mio nome", sdrammatizzava, amando follemente, oltre alle donne, la sua Inter e, inaspettatamente, una figura intransigente e conservatrice come quella di Papa Ratzinger.

Di idee di destra, Califano darà presto il nome a una via o a una piazza di Roma. A deciderlo è stata l'assemblea capitolina che ha approvato in consiglio comunale una mozione per ricordare ed omaggiare 'il Prevert di Trastevere'. La sua terza vita, l'ultima, la più difficile, sarà raccontata anche in un film di Stefano Calvagna in cui a dare voce e volto al 'maestro' sarà Gianfranco Butinar. Mentre Paolo Silvestrini e Antonio Gaudino, con la prefazione di Vincenzo Mollica, hanno dedicato a Franco Califano un volume dal titolo 'Un attimo di vita'. Il comune di Ardea, invece, dove il cantautore è sepolto, ospiterà, con la complicità della Siae, una fondazione ed una sorta di casa-museo, ricostruita, con memorabilia, oggetti e testi del Califfo.

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