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Apple apre data center in Cina, si adegua a leggi paese

Dati dei servizi saranno gestiti localmente

ROMA - Apple spinge sull'Asia e si adatta alle regole locali: aprirà un data center in Cina, paese non proprio noto per la libertà su Internet, e lo farà in collaborazione con una azienda locale per garantire la conformità con le stringenti leggi del paese in materia di sicurezza e conservazione dei dati. La struttura sorgerà nella provincia di Guizhou, nel sud-ovest del Paese, ed è parte di un più ampio investimento di 1 miliardo di dollari destinato al territorio.

Oltre al requisito della localizzazione geografica, la società di Cupertino dovrà rispettare la gestione "cinese" dei dati, attraverso un accordo con la società di data management Guizhou-Cloud Big Data Industry. In pratica di potranno usare l'iCloud e altri servizi Apple, ma solo a patto di non dover trasferire i dati agli Stati Uniti. In rispetto di una legge approvata il mese scorso dal governo di Pechino. La struttura, ha spiegato la società gestita da Tim Cook, "ci permetterà di migliorare la velocità e l'affidabilità dei nostri prodotti e servizi e di soddisfare allo stesso tempo i requisiti del regolamento appena approvato".

Apple ha anche fatto sapere che "in nessuno dei sistemi sarà creata una 'backdoor'", cioè quella porticina che permette alle aziende di 'entrare' comunque nei servizi. La Cina è il terzo mercato più grande di Apple, subito dopo Nord America ed Europa, attualmente rappresenta circa il 20% per cento dei ricavi della società.(ANSA).
   

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