Nonostante le polemiche su Uber, l'app per noleggiare via smartphone un'auto con conducente invisa ai tassisti e appena dichiarata 'fuori legge' dal ministro dei Trasporti italiano, la crescita internazionale della piattaforma non si arresta. Il servizio è appena partito in Arabia Saudita, mentre secondo indiscrezioni del Wall Street Journal sono in arrivo investimenti che porterebbero il valore della società, appena cinque anni di vita, a 12 miliardi di dollari.
Uber - fondata nel 2009 a San Francisco - secondo il Wsj potrebbe registrare il prossimo anno entrate nette per un miliardo e mezzo di dollari. Sulla società guidata dal co-fondatore Travis Kalanick sarebbe inoltre in arrivo un nuovo round di investimenti che porterebbe la stima del suo valore a 12 miliardi di dollari.
Uber permette di prenotare un'auto con conducente via smartphone, utilizzando un'app, il sistema di localizzazione e il pagamento con carta di credito. Di recente in Italia, ma al momento dell'esordio anche negli Usa e in altri Paesi, il servizio è entrato nel mirino dei tassisti che lo reputano illegale. A Milano dopo le proteste della categoria è intervenuto il ministro Maurizio Lupi affermando che taxi e Ncc sono le uniche due categorie legittime per il trasporto dietro pagamento di un corrispettivo.
Ma i problemi italiani non arrestano la crescita di un servizio attivo già in 80 città di tutto il mondo. L'app di Uber è da poco disponibile anche nella capitale saudita Riyad, mentre è in prova a Gedda. Nel Paese alle donne non è permesso guidare.