Continua il sostegno a Apple nel caso che la vede contrapposta all'Fbi sullo sblocco dell'iPhone di uno dei killer di San Bernardino. L'American Civil Liberties Union (Aclu) e altre due associazioni per la privacy, Access Now e Wickr Foundation, hanno presentato interventi scritti pro-Cupertino al giudice Sheri Pym che si occupa del caso.
Lo stesso ha fatto il relatore speciale dell'Onu per la libertà d'opinione e d'espressione David Kaye, mentre oggi, ultimo giorno per depositare mozioni in tribunale, sono attese le documentazioni del colossi della Silicon Valley.
"La crittografia consente di avere zone di libertà", scrive il relatore Onu nel documento pubblicato da BuzzFeed News. "Dove gli Stati impongono una censura illegale, l'uso della crittografia e dell'anonimato può dare agli individui il potere di accedere a informazioni e idee".
"Le forze dell'ordine non possono imporre a terze parti innocenti di diventare i loro agenti sotto copertura, le loro spie o i loro hacker", scrive l'Aclu. "In alcuni paesi, strumenti di sicurezza affidabili come la cifratura possono fare la differenza tra la vita e la morte", sottolineano le altre due associazioni statunitensi.
Stando al New York Times, oggi un'altra quarantina di compagnie e organizzazioni presenteranno le proprie documentazioni in favore di Apple. Tra queste i big dell'hi-tech Google, Microsoft, Facebook, Twitter, Snapchat e Yahoo.