"Costringere Apple ad aiutare l'Fbi ad entrare nell'iPhone del terrorista sarebbe un costo enorme per la società": lo dice Martin Hellmann professore emerito all'Università di Stanford che in queste ore, insieme a Whitfield Diffie, è stato insignito del Premio Turing, l'equivalente del Nobel dell'informatica, che ammonta a 1 milione di dollari, per un loro studio pionieristico sulla crittografia.
Un riconoscimento che arriva in un momento particolare, il braccio di ferro tra l'Fbi e Apple per sbloccare il suo sistema crittografato che protegge le informazioni dell'iPhone del killer di San Bernardino.
I programmatori Whitfield Diffie e Martin E. Hellman hanno sviluppato negli anni Settanta la prima forma di crittografia dell'era Internet, che ha permesso anche il commercio elettronico e le transazioni finanziare in sicurezza. In particolare, il protocollo messo a punto dai due informatici fu quello di crittografia a chiave pubblica, il primo a consentire di mandare messaggi criptati su canali di trasmissione pubblici.
Alan Turing, lo scienziato e matematico a cui è dedicato il prestigioso premio ricevuto da Hellman e Diffie, riusciì a decifrare le comunicazioni della macchina Enigma creata dall'esercito nazista durante la Seconda Guerra Mondiale.