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Atp Finals: Matteo Berrettini parte male, 2-0 da Djokovic

Esordio con una sconfitta anche per Federer, battuto da Thiem 7-5 7-5

Atp Finals in salita per Matteo Berrettini . A Londra il tennista romano, n.8 al mondo, è stato sconfitto dal n.2, Novak Djokovic, col netto punteggio di 6-2, 6-1 in poco più do un'ora di gioco. 
Esordio con sconfitta per Roger Federer alle Atp Finals di Londra. Lo svizzero è stato battuto dall'austriaco Dominic Thiem con il risultato di 7-5 7-5. Lo svizzero tornerà in campo martedì quando affronterà l'azzurro Matteo Berrettini uscito sconfitto nel pomeriggio dalla sfida con Novak Djokovic.

 

Troppo forte il campione serbo, che alla O2 Arena rincorre il sesto sigillo dei maestri, oltreché il primato nella classifica mondiale. Ne scaturisce un match a senso unico, con un inevitabile epilogo (6-2 6-1), che però Berrettini sembra avere già metabolizzato: "Non credo di aver giocato così male, sono deluso ma devo anche essere lucido nell'analisi - il commento di Berrettini -. Essere qui è già un motivo di gioia e orgoglio. Perché sto prendendo tanti spunti, sono sicuro che crescerò tantissimo". Fin da subito Berrettini è costretto a rincorrere nel punteggio, dopo lo sprint iniziale di Djokovic che vince i primi sei punti del match. L'ultimo dei quali, grazie ad un comodo smash in rete dell'italiano, che paga dazio all'emozione del debutto. Un ace evita il tracollo iniziale, ma già al sesto game il 23enne romano cede il proprio turno di battuta. Sempre in difficoltà con il rovescio, quando anche il dritto lo tradisce, Berrettini va fuori giri, assistito poco anche dal servizio. Il primo set si risolve così in meno di mezz'ora, con 18 errori non forzati dell'azzurro. L'inerzia del match non cambia nella seconda frazione: Berrettini finalmente riesce ad interrompere una striscia di 12 punti di fila del serbo, ma cede comunque il primo turno di servizio, con un doppio fallo quanto mai intempestivo.

Una volta avanti un set e un break, per Djokovic è fin troppo facile condurre in porto la vittoria, strappando altre tre volte il servizio all'italiano. Impietoso il computo statistico del match: Berrettini ha subito cinque break in sette turni di servizio, riuscendo a raccogliere, nei turni di battuta di Djokovic, la miseria di quattro punti nel primo set, due soli nel secondo (tolto il fortunoso break al sesto gioco). "Sapevo che mi aspettava un match durissimo, ed è stato proprio così perché Novak ha giocato benissimo - ha aggiunto Berrettini -. In certi momenti mi sembrava di essere dentro un flipper, con le palle che arrivavano da tutte le parti. Ho cercato di variare, ma era difficile perché ha giocato sempre ad un ritmo molto alto". La pesante sconfitta contro il serbo ha ricordato quella, altrettanto chiara nel punteggio, rimediata lo scorso luglio a Wimbledon, contro Roger Federer. "Ma allora non ci avevo capito nulla, avevo giocato in stato confusionale. Oggi ho perso ma sono comunque riuscito ad esprimere il mio tennis, al di là dei punti vinti o persi. E certamente questa sconfitta non mi butterà giù perché il mio processo di crescita va avanti". Ultima battuta, inevitabile, per il successo di Jannik Sinner alla Next Gen di Milano, che ha portato il tennis in prima pagina. "Sono orgoglioso delle nuove attenzioni per il tennis italiano perché in parte è merito anche mio. Avevo incontrato Jannik prima del torneo e gli avevo fatto gli auguri. I risultati che sta ottenendo sono formidabili, ma ancor più della qualità del suo gioco, è la velocità con cui sta migliorando che mi sta impressionando".

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