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Milan: è il compleanno di Franco Baresi: "Auguri Capitano"

Icona del Milan stellare dell'epoca di Arrigo Sacchi, compie 56 anni

Icona del Milan stellare dell'epoca di Arrigo Sacchi, Franco Baresi compie 56 anni (nato a Travagliato (Bs), l'8 maggio del 1960): 'Auguri Capitano'. E proprio 'Auguri Capitano' è tra i Top Trends Italiani di oggi. 

E in suo onore dall'archivio dell'ANSA l'articolo sul suo addio al calcio  

BARESI: GOL, COMMOZIONE E LASER PER L'ADDIO
MILANO, 28 OTT 1997
(DI STEFANO GRAMEGNA)
Ciao, 'piscinin'. Il Milan e tutto il mondo dello sport hanno celebrato l'addio al calcio del Capitano con la piu' fantasmagorica delle serate calcistiche. Fuochi d'artificio, raggi laser nel buio dello stadio in festa, altoparlanti a pieno volume e telecamere scatenate in questa 'Baresi night' che piu' televisiva non avrebbe potuto essere. Tecnologia e commozione, autentica commozione, a braccetto: tante stelle del calcio in campo e una valanga di gol. Uno, bellissimo, dello stesso Franco Baresi, a 'santificare' quella che e' stata una vera e propria apoteosi per il piu' grande difensore del calcio italiano. I grandi, gli indimenticabili del pallone anni '80 e '90, erano qui, stretti attorno a Franco Baresi. Per molti (Van Basten, Gullit, Zico, Careca, Virdis, solo per citarne qualcuno), il momento dell'addio al calcio giocato era venuto tempo fa, ma alla 'chiamata' per la serata in onore del Capitano hanno risposto tutti quelli che potevano. Quando, se non in una serata come questa, avrebbero potuto prendere corpo sogni e nostalgie di tanti tifosi e appassionati? E il primo evento 'impossibile' appare agli occhi del pubblico quando, tra applausi e cori, Gerry Scotti presenta le formazioni in campo, chiamando ad uno ad uno tecnici e giocatori: Arrigo Sacchi e Fabio Capello sono assieme, fianco a fianco, per sedere sulla panchina del Milan.



Cosi' voleva il programma iniziale, ma solo all'ultimo, grazie alle insistenze di Capello, Sacchi ha rinunciato alla tribuna e i due tecnici hanno ricostituito assieme i 10 anni di panchina del 'grande Milan'. Mille striscioni, mille grandi e piccole bandiere fanno da scenario alla presentazione. Applausi per tutti, fischi scontati per Beppe Bergomi, emblema degli odiati cugini nerazzurri, l' emozione che esplode in un boato all'ingresso in campo di Gullit, di Van Basten, e infine di Franco Baresi: e un immenso lenzuolo rossonero col volto del Capitano si srotola fino a coprire tutta la parte centrale della curva. Evento calcio-televisivo, partita un po' cosi', partita 'amarcord' un po' vera e un po' finta. Non importa, non e' questo che conta. Conta rivedere la falcata di Gullit, buona come ai vecchi tempi, ritrovare un Van Basten che ha dimenticato la sua caviglia maledetta e riscopre il gusto delle sue inimitabili 'veroniche': gioca per 28' il grande Marco, e quasi gli riesce il gol al 12' dopo aver dribblato Hierro e Blind. Non c'e' niente di patetico nell'ammirare Ancelotti o Wilkins che portano allegramente per il campo i loro chili di troppo. Fa sorridere un impacciato Virdis ma, come se il tempo si fosse fermato, tutti credono di poter vedere ancora, da un momento all'altro, le sue acrobazie in area. Tutti provano a giocare sul serio, e molti ci riescono.

Come Hierro, per esempio, che al 18' porta in vantaggio le All Stars. E come il Capitano, che corre, difende e sgomita, che si porta avanti e al 34' segna al volo un gol splendido su assist involontario di Colombo. Un gol 'cercato' che fa sussultare lo stadio: tutti in piedi. Parte la 'ola' dalla curva Sud, e in tribuna d'onore il presidente Berlusconi e' il primo dei tifosi ad alzarsi e a levare le braccia. Nell'intervallo, Berlusconi scende in campo e consegna ''alla nostra bandiera, al nostro Capitano'', un pallone d'oro, quel premio che Baresi avrebbe meritato in carriera. E' commosso cita Proust per ''questa serata magica, straordinaria, alla ricerca del tempo perduto''. Poi il Capitano, su un podio improvvisato, riceve doni e testimonianze dai campioni di tante discipline sportive: Antonio Rossi, Paola Pezzo, Diana Bianchedi, Marco Pantani, Yuri Chechi. Anche Baldas, capo degli arbitri e direttore di questa gara, gli aveva consegnato un premio a nome della categoria arbitrale. Rotazione quasi generale di giocatori nella ripresa. Scende in campo con le 'All Stars' anche Beppe Baresi. Entrano 'quelli di oggi', rossoneri e non. Entra Vialli, entra Baggio, applauditissimo. E Weah va subito in gol, seguito a ruota da Gigi Lentini per il 3-1 rossonero. Poi il 'Supermilan' dilaga: segnano Baggio e ancora Weah.

Al 40', come da copione, Baresi lascia il campo, non sostituito. Abbracci, lacrime, applausi e fuochi d'artificio mentre il Capitano fa il giro del campo e gli altoparlanti diffondono le note di ''Grande, grande''. La festa per l'addio al 'piscinin' ricomincia ora. Al fischio finale tutte le luci si spengono e parte un fantascientifico gioco di raggi laser che trafiggono il buio. Ma a testimoniare tutto l'affetto e la nostalgia per lui, per il 'piscinin' che non sara' mai dimenticato, basta un piccolo striscione bianco, di quelli fatti in casa, con due sole parole: ''Clonate Baresi''.  

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