"Il no che noi diciamo è la più alta espressione della politica che si può avere oggi, e non lo dobbiamo solo fare noi che facciamo politica lo devono fare e dire e pensare i cittadini normali". Questo il nuovo appello al No al referendum che lancia Beppe Grillo dal suo blog. "Sto riscoprendo qualcosa di estremamente piacevole nel non fare una cosa.Il no è affascinante. Noi - aggiunge - siamo ridotti come ci siamo ridotti per aver detto dei sì di troppo. Allora cercate di assaporare la piacevolezza del no".
Anche il vice presidente della Camer Luigi Di Maio è andato all'attacco della riforma in una conferenza stampa alla stampa estera.
"Questa riforma è un paravento che serve a Renzi per nascondere i mali endemici della politica italiana". Lo dice Luigi Di Maio in conferma stampa alla stampa estera per spiegare le ragioni del No al referendum. La riforma costituzionale, aggiunge, "è irreversibile. Se il M5s dovesse vincere le elezioni, poi dovrebbe chiedere il permesso di poter cambiare ai senatori eletti con questa riforma e da istituzioni che non ci rappresentano".
L'esponente del M5s ha poi negato che la riforma serva a "fare leggi più velocemente" ma piuttosto, ha chiarito: "voglio dare una notizia agli italiani: questo Parlamento fa una legge ogni 5 giorni. Tutto il mondo si sta interrogando sul modo in cui diminuire il numero di leggi: il nostro problema è il millefoglie legislativo".
Ha quindi ribadito che in caso di vittoria del No "gli italiani chiedono a Renzi di mantenere le promesse" e dimettersi. E su quanto potrà accadere dopo "deciderà il Presidente Mattarella - ha proseguito - In ogni caso noi diciamo No ad un governo di scopo", conclude Di Maio. In ogni caso, ha sottolineato, "il Movimento non utilizzerà l'esperienza romana per andare al governo ma per cambiare e salvare la città".