MATERA - Matera corre verso il 2019. E lo fa in maniera veloce, anzi, "ultraveloce". Oggi l'amministrazione comunale e "Open Fiber" - società costituita nel 2015 dall'Enel - hanno firmato l'accordo, che prevede un investimento di sette milioni di euro e l'occupazione di circa mille tra operai e tecnici, per la digitalizzazione della Città dei Sassi che tra meno di due anni sarà Capitale europea della Cultura.
Nella seconda metà del 2017 cominceranno i lavori di posizionamento e attivazione della fibra ottica per la copertura di 19 mila unità immobiliari (pari al 70% del Comune): entro luglio 2018 saranno collegati il 50% degli edifici, che saliranno al 70% entro dicembre 2018. Il cablaggio prevede il posizionamento di 144 chilometri di rete intererrata di fibra ottica e di 31 chilometri di quella area. Le utenze, abitazioni private e uffici, riceveranno una fibra ottica nella modalità Fiber to the home (Ftth), che consentirà una velocità di trasmissione fino a un Gbps (pari a 1000 megabit al secondo) sia nelle modalità download che upload.
La Città dei Sassi guarda al 2019, senza però dimenticare il passato. "Per Matera - ha sottolineato il sindaco Raffaello De Ruggieri - quella di oggi è una giornata speciale. Mi ricorda la risposta del regista Pier Paolo Pasolini quando, in occasione del film 'Il Vangelo Secondo Matteo', gli fu chiesto: 'Perché Matera?" E la risposta fu: 'Perché c'è il sole'. Open Fiber con questo investimento porta nella nostra città una luce vera e ferocemente innovativa. E questa è la cultura del fare per Matera 2019, che consentirà di collegarci alla periferia del mondo e viceversa".
E sono tre le parole, "che - ha spiegato il direttore Network & Operations di Open Fiber, Stefano Paggi - riassumono il progetto per Matera: 'capillare' nel senso che copriremo il territorio senza lasciar nessuno fuori; 'futuro' con una rete ex novo come il Ftth e 'aperta' riferita al fatto che abbiamo per la prima volta un progetto infrastrutturale nuovo". Paggi ha anche aggiunto, rispondendo a una domanda su una possibile ulteriore presenza per Matera 2019, che nell'accordo ci sono "spazi e percorsi per lavorare in quella direzione".