Dopo mesi di frizioni con diversi membri del consiglio di amministrazione, non escluso il presidente Monica Maggioni, il direttore per l'Offerta informativa Carlo Verdelli getta la spugna. E lo fa dopo l'ultimo stop al suo piano per l'informazione nell'organismo di vertice di Viale Mazzini. "Una persona perbene - spiega il dirigente - non può che prendere atto che non gode più della fiducia dei vertici e rassegnare le sue dimissioni. Non ci può essere un direttore che non ha la fiducia del consiglio di amministrazione". A pesare sulla sua scelta sono state le espressioni usate da alcuni consiglieri a fine riunione, che hanno parlato di "accantonamento" del progetto, mentre nel corso della riunione il dg Antonio Campo Dall'Orto aveva meno nettamente fatto riferimento a una "rivisitazione". Al di là della forma, le critiche non certo sono mancate, come già accaduto nell'ultimo incontro dello scorso anno. E sono arrivate su punti cardine del a progetto .
Toni differenti certo, da consigliere a consigliere, ma la conclusione è stata la riscrittura del progetto. La proposta di Verdelli - precisa in serata la Rai, esprimendo rammarico per la scelta del direttore per l'Offerta informativa - "resterà come una preziosa base da cui far proseguire il confronto necessario al varo del Piano finale". Lo schema di lavoro dovrebbe tornare sul tavolo del consiglio l'11 gennaio per una discussione informale e poi il 18 per la votazione finale. Quindi dovrebbe essere presentato, la settimana successiva, in Commissione di Vigilanza. Il cda da tempo aveva lamentato i ritardi nella presentazione del piano e la diffusione di alcuni stralci sull'Espresso prima dell'approdo in consiglio non aveva fatto altro che esacerbare il clima. E la struttura da lui guidata, fortemente voluta dal dg, aveva già perso un pezzo da novanta come Francesco Merlo. Ora, inevitabilmente, sul banco degli imputati finisce lo stesso Campo Dall'Orto. "Il fallimento di questo vertice non si può esaurire nelle dimissioni di Carlo Verdelli - attacca l'Usigrai -. La creazione della nuova struttura è la principale, e nei fatti unica, scelta dell'attuale vertice sull'informazione. Questa vicenda non può chiudersi qui".
Rai, l'Anac e il nodo delle nomine dei dirigenti esterni - La vicenda