"E' fondamentale arrivare a questo appuntamento informati, consapevoli della scelta che siamo chiamati a compiere e che ci carica di una responsabilità cruciale. E' una occasione unica per poter scegliere insieme il futuro dell'Italia". Lo scrive il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, nella prefazione del volume Perché sì: le ragioni della riforma costituzionale", presentato oggi dai costituzionalisti che lo hanno scritto nella sede del Comitato per il sì. All'incontro era presente anche Boschi che ha ringraziato gli autori del testo e l'editrice Laterza.
Boschi definisce il referendum confermativo del 4 dicembre uno "straordinario strumento di partecipazione". "Il referendum - spiega - è decisivo. SOlo insieme potremo decidere, votando sì, di cambiare la nostra Costituzione. Certamente non la prima parte che resta immutata, ma la seconda, che riguarda l'organizzazione dello Stato". "Per anni i cittadini - prosegue il ministro - hanno chiesto di ridurre i costi della politica, di diminuire le poltrone e di avere un apparato pubblico più efficiente, senza essere presi sul serio. Per la prima volta il Parlamento ha ascoltato e ha votato una riforma che riduce il numero dei parlamentari e i costi della politica e che trasforma profondamente le istituzioni. La decisione spetta però adesso a milioni di uomini e di donne. Affinché la riforma diventi realtà occorre che vinca il sì al referendum". Di qui la necessità per i cittadini di essere "informati e consapevoli della scelta" in gioco. "La Costituzione è di tutti", scrive ancora il ministro, ed essa "è l'insieme dei valori di un popolo". "I diritti che essa riconosce, sono di tutti" e "allo stesso modo, la capacità delle istituzioni di prendere decisioni in tempi utili per rispondere alle esigenze della società non è importante per chi governa, ma per i cittadini e per le imprese, per i lavoratori e per i datori di lavoro. Per tutti noi". "La conferma della riforma costituzionale con il referendum non è sicuramente la fine del processo di cambiamento profondo che è in atto nel nostro Paese, ma costituisce la tappa cruciale per poter avere istituzionali che funzionano meglio e strumenti più efficienti per affrontare le scelte e le sfide che ancora ci aspettano per rendere il nostro Paese più moderno".