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Naufragio in Grecia, muore annegata un'altra bimba di 5 anni

In Croazia 17.089 gli arrivi, attesi altri 40mila. "Inevitabile il ricorso all'esercito"

Almeno 13 migranti sono morti dopo che il barcone sul quale viaggiavano si è scontrato con un traghetto al largo della città portuale turca di Canakkale (ovest): lo ha reso noto la Guardia costiera turca. Otto persone sono state tratte in salvo e le ricerche sono ancora in corso.

Nuova tragedia dell'immigrazione: una bimba siriana di 5 anni è morta nel naufragio del barcone su cui viaggiava al largo della Grecia, a nord dell'isola di Lesbo. La bimba era già priva di conoscenza quando è stata soccorsa in mare ed è morta all'ospedale di Lesbo. Altre 13 persone sono state salvate ma sul barcone c'erano in tutto 26 persone e quindi le operazioni dei soccorritori vanno avanti. 

Solo ieri una bambina siriana di 4 anni è morta in un altro naufragio al largo della costa di Cesme, nella provincia occidentale turca di Smirne. E appena un paio di settimane fa la tragedia del piccolo profugo di Kobane, Aylan Kurdi, sulla spiaggia turca di Bodrum. Ma sono tanti i bambini morti annegati, insieme agli adulti, nei naufragi di questi mesi e anni.

Intanto l'Ungheria ha richiamato i riservisti per "gestire la situazione dell'immigrazione di massa" e nel frattempo ha completato la barriera "difensiva" di filo spinato di 41 km alla frontiera con la Croazia. Gli altri 330 km del confine con la Croazia sono segnati dal fiume Drava, difficilmente valicabile dai migranti.

Sono poco più di 20.700 i migranti entrati da mercoledì scorso fino a stamani alle undici in Croazia, passando illegalmente dalla Serbia e nei prossimi due giorni si aspetta l'arrivo di altri 40 mila migranti. Il presidente croato Kolinda Grabar-Kitarovic ha definito la situazione di emergenza peggiore di quanto si pensasse e che per questo sara' inevitabile il ricorso all'esercito: "A Tovarnik vi e' un numero di migranti dieci volte superiore a quello degli abitanti... Non possiamo assorbire ulteriori arrivi. Vogliamo aiutare tutti - ha detto il presidente - ma prima di tutto vogliamo proteggere i nostri cittadini e garantire loro una vita normale, come pure la stabilità dello stato croato".

Tusk, basta scaricare responsabilità su altri -  "Deve assolutamente finire lo scaricare le responsabilità e dare la colpa agli altri". Così il presidente Ue Donald Tusk nella lettera d'invito ai 28 al vertice di mercoledì inviata ieri sera. "Non ci sono soluzioni facili, ma non può essere una scusa", per cui è "essenziale stabilire una politica migratoria europea credibile".

Renzi, in gioco destino Europa, superare Dublino - "In questa partita si gioca il destino dell'Europa come comunità politica non solo come insieme di regole. Noi ce la metteremo tutta", scrive Renzi su l'Unità. "L'obiettivo è il superamento di Dublino, cioè il meccanismo per cui i problemi sono tutti del primo Paese che accoglie. Fino a qualche mese fa eravamo soli. Adesso sembra che - tra alti e bassi - il clima stia cambiando. Anche per effetto delle terribili immagini che vengono dalle spiagge turche o dalle strade austriache".

Gentiloni, senza risposta comune Ue rischia fine - "La crisi" dei migranti "e le tensioni sono molto più veloci della risposta europea", e il rischio che su questo possa finire il progetto europeo "esiste", anzi "è gigantesco". Lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni in un'intervista al quotidiano austriaco Der Standard. Ma da questa crisi, ha aggiunto il ministro, "l'Europa può uscire rafforzata", a condizione che "si passi a una corresponsabilità comune su tutti gli aspetti della politica migratoria europea".

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