Lotta per il controllo dei porti petroliferi in Libia. Dopo che il generale Haftar ha annunciato il "controllo dei porti petroliferi di Zueitina, Brega, Sidra e Ras Lanuf", Sarraj annuncia una controffesiva per riprenderli.
Intanto dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni viene reso noto che il governo italiano ha accolto la richiesta di inviar un ospedale militare.
LA VICENDA - "Le forze armate libiche (legate al generale Khalifa Haftar di Tobruk) hanno preso il controllo dei porti petroliferi di Zueitina, Brega, Sidra e Ras Lanuf", sottraendoli alle guardie delle installazioni fedeli al governo di unità nazionale di Sarraj sostenuto dall'Onu. Lo scrive il portale Alwasat citando un comunicato delle forze armate che riferiscono che "i porti sono ora sotto il controllo totale dell'esercito libico che li hanno messi in sicurezza". "L'attacco ai terminal petroliferi contrasta con il processo di riconciliazione nazionale e fa cadere le speranze dei libici nella realizzazione della stabilità". E' quanto afferma in una nota il Consiglio di presidenza del governo di accordo nazionale libico al termine di una riunione d'urgenza convocata ieri sera a Tripoli per discutere dell'attacco delle truppe del generale Haftar ai siti petroliferi di Ras Lanuf, Sidra e Zuetina. Secondo il Consiglio presidenziale "esistono forze straniere che stanno approfittando dell'occasione in alcune zone strategiche e vitali". Il presidente del Consiglio presidenziale libico Fayez al Sarraj ha annunciato la controffensiva per la ripresa dei porti petroliferi. Lo scrive il portale Facebook del Consiglio di Tripoli, precisando che il "ministro incaricato della Difesa è stato chiamato ad assumersi le sue responsabilità e a chiamare tutte le unità militari a far fronte all'aggressione contro le installazioni ed i porti per riprenderli ed assicurare la loro protezione".
L'OSPEDALE - "Come governo abbiamo accolto la richiesta del governo di Tripoli appoggiato dall'Onu di inviare un ospedale militare, che ovviamente avrà le sue protezioni". Lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni rispondendo ad una domanda sulla Libia. Quanto all'ipotesi di 200 parà, emersa sulla stampa, il ministro ha spiegato che "questi saranno aspetti tecnici che saranno illustrati soprattutto dal ministro della Difesa, domani in Parlamento".