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Russia, stop a uso delle basi aree iraniane per raid su Siria

Strage infinita ad Aleppo, 25 morti, anche due bimbi

La Russia smetterà per il momento di usare le base aeree iraniane per i suoi raid in Siria, ha reso noto il portavoce del ministero degli esteri iraniano, Bahram Ghasemi. I raid russi condotti finora a partire dall'Iran, ha detto, erano "temporanei, sulla base di di una richiesta russa". Ma "per ora", la missione russa è terminata. In precedenza, il ministro della Difesa Hossein Dehghan aveva espresso l'irritazione di Teheran per l'annuncio russo sull'uso delle basi, definendolo "ostentato e maleducato". Intanto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha auspicato oggi un incontro tra i capi della diplomazia di Usa e Russia sulla Siria. "Mi auguro che questa settimana qui a Ginevra, con la presenza dell'inviato speciale dell'Onu per la Siria Staffan de Mistura, riprenda un dialogo tra il segretario di stato americano John Kerry ed il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov che renda meno tragica e meno drammatica la situazione che viviamo tutti i giorni ad Aleppo ed in Siria".

Quando ancora la foto del piccolo Omran Daqneesh, coperto di sangue e polvere ma vivo, continua a fare il giro del web e dei social network, in Siria non si fermano le bombe né le stragi di civili. Anche oggi si contano le vittime, almeno 25, in un bombardamento sui sobborghi di Orm al Kobra e Kafar Halab nella martoriata provincia di Aleppo, diventata la città simbolo del massacro siriano. Sedici morti - riferisce l'Osservatorio siriano per i diritti umani - sono civili, e tra questi, ancora una volta, due bambini. Come Omran, o come il suo fratellino Ali che non ce l'ha fatta. La tregua di 48 ore per consentire di portare aiuti umanitari alla popolazione Aleppo, invocata dall'Onu e accettata dalla Russia, appare quindi sempre più lontana. "La parola passa al governo e all'opposizione. Noi stiamo spingendo", ha ribadito ancora ieri l'inviato speciale dell'Onu per la Siria, Staffan De Mistura, lanciando l'ennesimo grido di allarme su Aleppo che "rischia di morire".

E' morto il fratellino del piccolo Omran

Il paramedico che ha soccorso Omran: 'Incredibile il suo silenzio' (VIDEO)

Intanto centinaia di ribelli siriani legati al Free Syrian Army (l'Esercito siriano libero, Esl) si starebbero invece preparando ad attaccare l'Isis dal territorio turco nella cittadina di confine di Jarablus. Lo riferiscono media locali, aggiungendo che l'assalto dovrebbe partire nei prossimi giorni. L'attacco a Jarablus da parte dell'Esl, sostenuto da Ankara, potrebbe inoltre servire a impedire che la cittadina venga presa dalle Forze democratiche siriane (Sdf), milizia curda appoggiata dagli Stati Uniti che solo due settimane fa ha liberato dai jihadisti, mettendoli in fuga, un'altra città del nord della Siria, Manbij, prendendone il controllo. E torna a criticare lo Stato islamico di Abu Bakr al Baghdadi anche il leader di Al Qaida, Zayman al Zawahri, che negli ultimi anni ha visto diverse fazioni della galassia jihadista cambiare casacca per avvicinarsi al califfato. "Affiancate i talebani afghani e rifiutate l'Isis", è l'ultimo appello del successore di Osama bin Laden, riapparso in video dopo che negli ultimi tempi aveva diffuso quasi solo messaggi audio. Già lo scorso giugno Zawahri aveva già dichiarato la propria "fedeltà" a Haibatullah Akhundzada, il nuovo capo dei talebani scelto dopo l'uccisione di Muhammad Mansour, nel solco della "tradizione stabilita da bin Laden".

 

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