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Juncker, l'Ue a più velocità non è nuova cortina ferro

Ma i paesi dell'Est dicono no

"Ho constatato non senza sorpresa che per qualcuno" l'idea di una Europa a diverse velocità marcherebbe "una linea di divisione tra est e ovest" come "una nuova cortina di ferro". Ma "non è questa l'intenzione", che invece è quella di permettere che "chi vuole fare di più possa fare di più". Lo ha detto il presidente della Commissione Europea, Jean Claude Juncker. Ma la premier polacca Beata Szydlo alla conferenza di fine vertice Ue ha assicurato: "I Paesi del V4 non saranno mai d'accordo a parlare di un'Europa a più velocità". "La condizione che noi poniamo è l'unità", afferma Szydlo, ricordando la dichiarazione congiunta dei V4 dei giorni scorsi, che suggerisce come "base per la dichiarazione di Roma". Tra le "linee rosse" evidenziate: "non approveremo cambiamenti che possano portare peggioramenti a mercato unico o a Schengen". Ed ha aggiunto: "la dichiarazione di Roma avrà un senso solo se punterà al futuro e se sarà firmata da tutti". Il presidente del consiglio italiano Paolo Gentiloni ha assicurato che al vertice di Roma ci sarà l'indicazione di quattro grandi priorità con una prospettiva di dieci anni per il futuro dell'Europa. Le 4 priorità sono un'Europa della Difesa e della sicurezza nella gestione dei flussi dei migranti, della crescita e dello sviluppo sostenibile e del lavoro, un'Europa sociale e un'Europa che abbia un ruolo nel mondo di scambi e di mercato.

 

Nella prima giornata di vertice, che si è aperto il 9 marzo, il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk è stato riconfermato per un altro mandato. Lo ha twittato il premier lussemburghese Xavier Bettel. 'Habemus il 'presidentum' del Consiglio europeo, Buona fortuna Donald". "Grato per la fiducia e la valutazione positiva del Consiglio europeo. Farò del mio meglio per rendere migliore l'Ue", ha twittato Tusk. C'è stata una votazione formale tra i 28 che si è conclusa con 27 voti a favore e uno contrario, quello della Polonia. E' quanto riferiscono fonti Ue. La decisione del rinnovo del mandato, per cui non è necessaria l'unanimità ma è sufficiente una maggioranza qualificata, è quindi stata formalmente presa dal Consiglio europeo

 

"Grato per la fiducia e la valutazione positiva del Consiglio europeo. Farò del mio meglio per rendere migliore l'Ue". Lo ha twittato il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, di cui il premier lussemburghese Xavier Bettel ha annunciato il rinnovo del mandato

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