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Migranti: Moavero a Vienna: 'Se chiude se ne prende le responsabilità'. Salvini da Seehofer

Governo Kurz 'attende rapidi chiarimenti su piano Germania' ma pronto a mettere in atto misure per 'difendere i confini meridionali'. Conte: 'Su ricollocamenti non cambio posizione'

Il governo italiano interviene sui migranti dopo la presa di posizione dell'Austria che, a seguito dell'annuncio della Germania di interventi di contingentamento del flusso migratorio, ha fatto sapere di stare valutando iniziative a difesa dei propri confini meridionali. 

'Se Vienna chiude se ne prende le responsabilità', dice il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi. Il vicepremier Matteo Salvini ha fatto sapere che incontrerà il ministro degli Esteri tedesco Seehofer.

INCONTRO SALVINI-SEEHOFER 

LA POSIZIONE DEL GOVERNO - 'La nostra posizione sui movimenti primari e su quelli secondari non cambia, i movimenti secondari sono parte del problema ma non invertiamo l'ordine logico degli eventi e se qualcuno lo pensa sbaglia, è un atteggiamento che non porta da nessuna parte'. Lo afferma il premier Conte, rispondendo a una domanda sulla volontà dell'Austria di chiudere le frontiere meridionali in risposta al patto di governo Cdu-Csu in Germania. 'Se Berlino introduce misure nazionali, ciò avrà un effetto a catena e potrebbe voler dire che anche l'Austria dovrebbe reagire', ha detto infatti il cancelliere austriaco Kurz a Strasburgo. 'Se l'Austria chiude, se ne assume le responsabilità', afferma il ministro degli Esteri Moavero.

LA DIALETTICA VIENNA-BERLINO - Dopo l'accordo di Cdu e Csu e la pianificazione di zone di transito ai confini della Germania, il governo austriaco si è dichiarato - infatti - pronto a mettere in atto "misure di protezione dei suoi confini meridionali" e attende un rapido chiarimento da Berlino: è quanto emerge dalla presa di posizione comunicata oggi dal cancelliere austriaco Sebastian Kurz, il vice-cancelliere Heinz-Christian Strache e il ministro degli interni Herbert Kickl. "L'unione della Cdu e della Csu preannuncia che la Germania vuole applicare misure nazionali per contrastare il flusso migratorio" si legge nella dichiarazione resa nota stamane dall'Apa. "Se questa dovesse essere la posizione del governo - si legge nella dichiarazione del governo austriaco - dovremmo provvedere a mettere in piedi della misure per tutelare l'Austria e la sua popolazione e il governo è pronto ad attuare misure per proteggere i nostri confini meridionali".   "Su cosa potrebbe accadere nelle prossime settimane non posso anticiparlo, dipende da cosa accade in Germania: se Berlino introduce misure nazionali, ciò avrebbe un effetto a catena e potrebbe voler dire che anche l'Austria dovrebbe reagire", ha detto  Kurz oggi a Strasburgo. "A lungo termine, la nostra ambizione è avere un'Europa senza frontiere interne, e ciò sarà possibile nel medio e lungo periodo, mentre a breve termine dipende da quello che farà la Germania".  

Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz incontrerà a Vienna giovedì prossimo il ministro degli interni tedesco Horst Seehofer per discutere delle conseguenze dell'accordo stretto nella notte con la Cdu. Al colloquio prenderanno parte anche il vice-cancelliere austriaco Heinz-Christian Strache e il ministro degli interni austriaco Herbert Kickl. Nella notte tra i partiti tedeschi Csu e Cdu è stato concordato di aprire dei centri di transito per migranti al confine con l'Austria, in questi centri dovrebbero essere raccolti migranti registrati in altri paesi della Ue, in attesa di essere rispediti nei rispettivi paesi di registrazione. Nel caso la Germania non stringesse accordi con questi paesi, i migranti sarebbero rimandati in Austria. Per fare questo però è necessario un accordo con il governo austriaco, da qui la necessità dell'incontro.

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