La procura della repubblica di Cairo est ha prolungato per altri 15 giorni il fermo del consulente della Famiglia Regeni, l'ingegner Ahmed Abdallah, amministratore della Commissione egiziana per i diritti e le libertà (Ecfr). Lo riferiscono fonti giudiziarie. Due giorni fa la procura aveva disposto un fermo iniziale di Abdallah per quattro giorni.
A proposito della "custodia cautelare" applicata per quattro giorni al consulente egiziano della famiglia di Giulio Regeni, l'ingegnere Ahmed Abdallah Al Sheikh, amministratore della Commissione Egiziana per i diritti e le libertà (Ecfr), fonti della procura generale del Cairo sostengono che il provvedimento è stato attuato per "manifestazione senza autorizzazione" e che "questa questione non ha nulla a che fare con la famiglia dello studente italiano". Lo scrive il sito del quotidiano Al Masry Al Youm.
Doaa Mostafa, un avvocato della stessa Commissione di Abdallah ha aggiunto che la procura ha deciso la custodia cautelare per dieci imputazioni tra le quali l'uso della forza allo scopo di rovesciare il regime, pubblicazione di notizie tali da turbare l'ordine pubblico e violazione del pubblico interesse.
La famiglia Regeni si era detta "angosciata" per l'arresto del consulente. Amnesty International aveva spiegato che "Ahmed Abdullah è stato prelevato nella sua abitazione nella notte tra il 24 e il 25 aprile dalle Forze speciali. È accusato di istigazione alla violenza per rovesciare il governo, adesione a un gruppo "terroristico" e promozione del 'terrorismo'.
Intanto la giornalista Basma Mostafa, che aveva intervistato la famiglia presso la quale erano stati trovati i documenti intestati a Giulio Regeni, ed altri sei suoi colleghi sono stati arrestati vicino piazza Tahrir. Mostafa e un altro reporter sono stati poi rilasciati. Anche quattro giornalisti francesi sono stati fermati a Dokki.