Il ministro degli Esteri francese, Jean-Marc Ayrault, ha condannato "fermamente" il bombardamento di un ospedale nel Nord della Siria gestito da Medici senza frontiere (Msf) sottolineando che simili attacchi "sono inaccettabili, devono cessare immediatamente" e "potrebbero costituire crimini di guerra". Ayrault, che ha parlato ieri sera, ha aggiunto che la Siria dovrebbe impegnarsi per garantire la fornitura di assistenza umanitaria in tutte le aree a rischio del Paese. Intanto il Cremlino respinge le accuse mosse alla Russia di aver bombardato un ospedale nel nord della Siria.
Almeno 50 persone sono state uccise ieri in Siria in attacchi missilistici su cinque ospedali - di cui uno sostenuto da Médecins Sans Frontières - e due scuole nelle province di Idlib e di Aleppo.
Diversi attivisti hanno accusato degli attacchi la Russia, altri i governativi siriani. Ma Mosca ha reagito bollando le accuse come "propaganda" e ha fatto sapere che continuerà a bombardare la zona circostante Aleppo anche se si dovesse arrivare ad un accordo sul cessate il fuoco in Siria. Mentre l'ambasciatore siriano in Russia, Riyad Haddad, ha affermato che a colpire la clinica di Msf sono stati jet americani. Washington ha smentito: i raid dei caccia Usa in Siria sono stati condotti su Raqqah e Hasakah, non nell'area degli ospedali colpiti, ha detto il portavoce delle operazioni americane contro l'Isis, il colonnello Steve Warren. E il dipartimento di Stato, condannando i raid, ha accusato Mosca: gli attacchi "mettono in dubbio la volonta' e la capacita' della Russia di aiutare a fermare la brutalita' del regime di Assad contro la sua stessa gente'', è stato l'affondo del portavoce del Dipartimento di Stato, John Kirby. Mentre l'alto commissario per la politica estera comune della Ue, Federica Mogherini, ha condannato come "totalmente inaccettabili" i bombardamenti. Intanto, ieri sera a Damasco è arrivato l'inviato speciale della Siria Staffan De Mistura, per cercare di riavviare i negoziati di pace.
Ieri almeno cinque strutture sanitarie e due scuole nelle province di Aleppo e Idlib sono state colpite da attacchi missilistici. Nei bombardamenti sono morte circa 50 persone, compresi bambini, e molti altre sono rimaste ferite. Tra gli ospedali centrati c'è quello di Maarat al Numan, nella provincia di Idlib, equipaggiato e rifornito da Msf. Secondo la stessa organizzazione, almeno 7 persone sono morte e altre 8 sono disperse e si ritiene siano rimaste anch'esse uccise quando la struttura è stata distrutta. "Sembra essere un attacco deliberato", ha detto Massimiliano Rebaudengo, capo missione dell'Msf in Siria, precisando che l'ospedale è stato colpito da quattro missili a distanza di alcuni minuti l'uno dall'altro. Ad Azaz, sono stati tra l'altro colpiti la clinica ginecologica e il reparto di pediatria del locale ospedale, mentre il direttore generale dell'Unicef, Anthony Lake, parla di due scuole colpite in località vicine, dove "sembrerebbero esserci anche 6 bambini fra le vittime".