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Ucraina: Cremlino boccia la proposta di pace di Kiev

Immunità a separatisti, decentramento potere e tutela russofoni

Il Cremlino boccia la proposta di pace di Kiev. Il cessate il fuoco "sembra piuttosto un ultimatum" si legge in una nota. Per Mosca manca "l'elemento chiave": la partecipazione dei separatisti ai negoziati di pace.

Il presidente ucraino Petro Poroshenko ha presentato in tv il suo piano di pace per l'Ucraina sud-orientale in 14 punti. Tra i punti del piano, come era già trapelato, ci sono il disarmo, l'impunità per i separatisti che non si sono macchiati di gravi reati, la creazione di un corridoio per consentire ai "mercenari" di lasciare il paese, "il decentramento del potere e la protezione della lingua russa attraverso emendamenti alla Costituzione".

Le forze armate ucraine hanno ripreso il controllo del confine con la Russia. Lo ha annunciato il presidente del parlamento ucraino Oleksandr Turcinov aprendo una seduta dell'organo legislativo. Il primo vice premier dell'autoproclamata repubblica popolare di Donetsk, Andrei Purghin, smentisce.

Sono almeno 12 i soldati ucraini uccisi e 25 quelli feriti nei combattimenti in corso nella zona di Krasni Liman, vicino alla roccaforte separatista di Sloviansk. Lo sostiene l'agenzia Interfax citando un portavoce del comando di difesa nazionale della regione di Dnipropetrovsk. il portavoce delle forze di Kiev, Vladislav Selezniov, sostiene che i miliziani uccisi sarebbero addirittura 300: un dato difficilmente verificabile. Uno dei leader separatisti, Igor Strelkov, ha però parlato di "gravi perdite" tra i suoi uomini.

Poroshenko e il leader del Cremlino Vladimir Putin hanno parlato della situazione in Ucraina e del piano della presidenza di Kiev per mettere fine alle violenze nel sud-est del Paese durante una conversazione telefonica nella notte fra giovedì e venerdì. Lo riferisce il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, citato dalle agenzie.

E da Cremlino si sottolinea che il rafforzamento delle truppe russe al confine è dovuto all'adozione di "misure per tutelare i confini russi". Lo ha detto il portavoce Dmitri Peskov, aggiungendo la Russia "è sorpresa" dalle dichiarazioni del segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen - che ha parlato di "passo indietro molto deplorevole" - e ha precisato che l'ordine è stato dato dallo stesso Vladimir Putin "alcune settimane fa" per il moltiplicarsi dei "casi di violazione del confine anche con mezzi militari".

Le truppe di Kiev hanno ripreso il controllo di due villaggi vicino a Sloviansk: Iampil e Kirovsk. Nell'operazione hanno perso la vita 12 militari e una guardia nazionale. Lo sostiene il portavoce del centro d'informazioni del Consiglio di Sicurezza e Difesa ucraino, Volodimir Cepovoi, citato dalle agenzie. Cepovoi ha confermato la notizia annunciata dal portavoce delle forze armate Vladislav Selezniov, secondo cui nei combattimenti sarebbero morti circa 300 miliziani separatisti.

Il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov ha parlato al telefono col suo omologo ucraino Pavlo Klimkin della crisi nel sud-est dell'Ucraina. Lo fa sapere il ministero degli Esteri di Mosca precisando che per Lavrov "è importante arrivare al più presto a una de-escalation del conflitto e garantire la sicurezza dei cittadini ucraini"

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