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Fiat. Marchionne: "Resto fino al 2018, poi farò altro"

"Concludo il piano industriale quinquennale di Fiat e Chrysler"

Sergio Marchionne resterà alla guida di Fiat e Chrysler fine al 2018, alla fine del piano industriale quinquennale. Lo ribadisce lo stesso Marchionne in un'intervista esclusiva a Businessweek, anticipata da Bloomberg. Dopo il 2018, sottolinea Marchionne, "farò sicuramente qualcos'altro". Ci sono diverse cose che il prossimo amministratore delegato dovrà fare e che sono totalmente diverse da quelle che faccio io", aggiunge nell'intervista Marchionne, 62 anni, gli ultimi dieci dei quali trascorsi alla guida della Fiat, che - ricorda Businessweek - ne fanno l'amministratore delegato più longevo tra le maggiori case automobilistiche europee. "Il mio ruolo dovrà essere riconfigurato", spiega Marchionne alla vigilia della fusione con Chrysler, che sarà operativa nei prossimi giorni. Sul suo addio, Marchionne assicura che non ci saranno ripensamenti. "Nessun cambio di idea, sono fatto così - dice Marchionne - e poi è giusto che vadano avanti i giovani".

Elkann, dopo Marchionne forti candidati interni
 Fiat Chrysler può contare su "forti candidati" interni per la successione a Sergio Marchionne. Lo afferma il presidente del Lingotto, John Elkann, in una intervista a Businessweek, anticipata da Bloomberg. "Ho fiducia nella nostra panchina", aggiunge Elkann con una metafora calcistica.

Businessweek ricorda che lo scorso anno Elkann citò come possibili sostituti di Marchionne alcuni manager del gruppo. Tra questi Richard Tobin, a.d. di Cnh Industrial, Alfredo Altavilla, chief operating officer della regione Emea per Fca. E ancora Mike Manley, responsabile del marchio Jeep, e Cledorvino Belini, responsabile della Fiat in Brasile. Nell'intervista, precisa però Businessweek, Elkann non ha fatto commenti su specifiche persone a proposito della successione a Marchionne.

"Non vendo ma diluizione possibile"
"Non voglio vendere, ma la famiglia potrebbe diluire la sua quota nel caso ci fosse la possibilità di rendere la società più forte" attraverso operazioni di fusione. Lo afferma Elkann.
"Siamo pronti a prendere parte" al processo di consolidamento del settore auto dei prossimi cinque-dieci anni "se ha un senso".

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