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Meningite stronca ragazza romana di rientro dalla Gmg

Il decesso a Vienna, lo rende noto la Cei

Una ragazza di una parrocchia romana è morta ieri a Vienna per meningite, nel viaggio di rientro da Cracovia, dove aveva partecipato alla Giornata Mondiale della Gioventù. Lo rende noto la Conferenza episcopale italiana.

I membri del gruppo di cui faceva parte, informa la Cei, sono stati già sottoposti alla necessaria profilassi, che consiste nell'assunzione di una compressa di Ciprofloxacina da 500 milligrammi. Poichè la giovane è transitata per Casa Italia - quartier generale a Cracovia del Servizio Nazionale per la pastorale giovanile della Cei - l'ospedale di Vienna, a livello cautelativo, invita tutti coloro che abbiano visitato la struttura ad effettuare lo stesso trattamento. Nel caso in cui qualcuno accusasse sintomi quali febbre alta, mal di testa o di gola, problemi di vista o perdita di conoscenza, deve recarsi subito in ospedale, indicando quale potrebbe esserne la causa. "La Chiesa italiana - sottolinea la Cei - si stringe nel cordoglio attorno ai familiari della ragazza rimasta vittima, a conclusione di un'esperienza che è stata all'insegna della fraternità e della condivisione".

Escluso un nuovo caso - È rientrato l'allarme meningite per la ragazza di una parrocchia romana che ieri sera ha accusato un malore, con febbre e mal di testa, al rientro verso l'Italia, dopo che una sua coetanea è morta proprio per un attacco fulminante di meningite, a Vienna, durante il rientro in Italia dalla Gmg di Cracovia. I test specifici hanno dato esito negativo ma la ragazza è stata trattenuta in ospedale a Udine mentre tutti gli altri sono ripartiti nella notte per Roma, solo per attendere i risultati di altri esami clinici e per motivi precauzionali.

La giovane faceva parte di un gruppo composto di tre pullman di parrocchie romane con cui viaggiava anche la giovane deceduta. L'intera comitiva era già stata sottoposta a profilassi in Austria e il rischio che la giovane potesse aver subito un contagio era minimo, ma dopo il malore è stata accompagnata in via precauzionale al pronto soccorso a Udine. La comitiva è stata scortata dalla polizia stradale e dalla polizia, ed è stata accompagnata in un piazzale vicino all'ospedale di Udine dove i ragazzi hanno potuto attendere l'esito degli esami microbiologici in un'area apposita senza aumentare il rischio di contagio. La lista dei ragazzi a bordo è stata diramata per ulteriore scrupolo ai distretti sanitari di competenza ma sono ormai passate le 24 ore per la comparsa dei sintomi da quando sono stati esposti al primo rischio di contagio.

Creu Veneto, profilassi non per tutti  - Il Centro regionale emergenza e urgenza del Veneto (Creu) invita i giovani di rientro dalla Gmg di Cracovia a recarsi in ospedale per la profilassi antimeningite solo se hanno avuto contatti con la ragazza romana morta a Vienna durante il rientro. "La profilassi - afferma il comunicato - è raccomandata solo per le persone che hanno avuto contatti stretti con la persona deceduta, ovvero hanno viaggiato nello stesso pullman, dormito negli stessi locali, avuto contatti ravvicinati, pranzato allo stesso tavolo. Tutte le altre persone - conclude il comunicato - non devono recarsi presso le strutture sanitarie".

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