Josè Mourinho ricomincia dal Manchester United: 160 giorni dopo il benservito del Chelsea, il portoghese trasloca 300 km più a nord in cerca di rivincite. Mancava solo l'ufficializzazione, è arrivata al temine di una lunga giornata di continui rinvìi. L'accordo di massima con il Manchester United era stato raggiunto da giorni, con ogni probabilità già prima dell'esonero di Louis Van Gaal, licenziato nonostante solo sabato scorso abbia vinto la Coppa d'Inghilterra. Intesa sia sulla durata del contratto (tre anni) che sulla retribuzione (15 milioni di euro lordi annui). Restavano da definire gli ultimi dettagli (legati ai diritti d'immagine): si pensava sarebbe stata una faccenda di poche ore, si è trascinata per tre giorni. Ora però che anche gli ultimissimi ostacoli sono stati risolti, inizia ufficialmente il regno di Mou all'Old Trafford.
Ibra pronto ad andare al Manchester da Mou (VAI)
Uno stadio speciale per l'ex Special One, da dove tutto è cominciato. Con quel pareggio in extremis di Costinha, quando ancora sedeva sulla panchina del Porto. La qualificazione ai danni dei Red Devils ai quarti di Champions (stagione 2004/04) era stato il primo acuto sul palcoscenico più ambito, preludio all'inattesa conquista della coppa più prestigiosa. "Mi sento bene, arrivo nel giusto momento della mia carriera per allenare una squadra come lo United - le parole del portoghese -. Bisogna essere preparati per guidare club come lo United, essere i migliori allenatori, e io sono pronto. Penso si possa guardare al nostro club attraverso due prospettive: una è considerare gli ultimi tre anni, l'altra la storia del club. Preferisco dimenticare le tre stagioni passate e concentrarmi sulla storia di questo immenso club. I tifosi si aspettano che dica di voler vincere, i giocatori vogliono sentirmelo dire, penso che possiamo davvero riuscirci".
Mou subentra a Van Gaal (FOTO)
Alla panchina del Teatro dei Sogni era andato vicino anche nell'estate 2013, quando il suo nome era rientrato nella ristretta lista dei possibili successori di sir Alex Ferguson. Ma in quell'occasione era stato lo stesso scozzese a bocciarlo, preferendogli il connazionale David Moyes. Tre anni (di insuccessi) più tardi, lo United ha scelto Mourinho per la rifondazione. Per due volte nelle ultime tre stagioni i Red Devils sono rimasti fuori dai primi quattro posti della Premier: basta questo dato per inquadrare l'attuale ridimensionamento del club. Che in più deve respingere l'offensiva dei 'cugini' del City, che si sono assicurati quello che - non è un segreto - era il vero obiettivo dello stesso United, Pep Guardiola. Una sfida nella sfida per Mou che ritrova il catalano dopo gli accesi scontri nei tre anni nella Liga.
Eva Carneiro e l'anno nero di Mourinho al Chelsea (VAI)
Mourinho denunciato da Eva Carneiro (VAI)
Tra le condizioni poste da Mou, però, c'è la certezza di un budget che gli garantisca un'ampia ristrutturazione della rosa. Secondo i rumors in estate gli verranno affidati oltre 200 milioni per puntellare la squadra, con almeno un innesto (per reparto) di caratura internazionale. Per la difesa gli obiettivi sono John Stones dell'Everton e Marquinhos del PSG. Piace molto James Rodriguez del Real Madrid, per l'attacco il sogno è Higuain, mentre Alvaro Morata, Mauro Icardi e Pierre-Emerick Aubameyang (Borussia Dortmund) rappresentano le prime alternative. Senza dimenticare la suggestione Ibrahimovic. Secondo la stampa svedese seguirà Mou, che ha già avuto una stagione nell'Inter, nel doppio (e clamorosa) ruolo di bomber e vice-allenatore. Anche perché, con ogni probabilità, nello staff del portoghese non troverà posto Giggs che, dopo 26 anni, è destinato ai saluti.
E Mourinho cambia idea su Ranieri (VAI)
