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Crocifisso del 1494 tra macerie sisma

Era nella concattedrale di Santa Maria Argentea a Norcia

(ANSA) - NORCIA (PERUGIA), 16 FEB - Altri capolavori dell'arte affiorano dalle macerie di Norcia a distanza di 16 mesi dal terremoto del 30 ottobre 2016. Dalla concattedrale Santa Maria Argentea è stato recuperato il crocifisso ligneo realizzato nel 1494 da Giovanni Teutonico che, prima del sisma, si trovava nella cappellina a sinistra all'interno della chiesa. "È fortemente danneggiato, ma siamo riusciti, dopo tre giorni di difficile lavoro di scavo dei tecnici della Soprintendenza, a recuperare parti importanti dell'opera e speriamo di riuscire a restaurarla in tutta la sua bellezza e importanza", spiega all'ANSA la soprintendente alle Belle arti dell'Umbria, Marica Mercalli. Intanto i resti del crocifisso, otto frammenti di grandi dimensioni, sono stati messi in sicurezza nel deposito di Santo Chiodo di Spoleto, dove sono custodite ad oggi circa 7 mila opere salvate dalle macerie del sisma in Valnerina. L'intervento è stato possibile solo adesso che sono terminate da pochissimo le operazioni di messa in sicurezza dall'esterno dell'edificio che hanno consentito, quindi, di entrare nella chiesa. Ma l'opera di Teutonico non è la sola a riemergere dai detriti di Santa Maria Argentea: "Abbiamo ritrovato, questa volta miracolosamente integro, anche l'altare che racchiude l'affresco di Antonio Sparapane, in cui è raffigurato San Benedetto che tiene in mano la città", aggiunge Mercalli. I recuperi dei due tesori dell'arte sono avvenuti nel contesto del completamento della messa in sicurezza dell'abside e del transetto della concattedrale, lavori eseguiti da ditte specializzate sotto la costante supervisione della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio dell'Umbria. I carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale hanno garantito il trasporto del Crocifisso fino a Spoleto. (ANSA).
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